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Marzano Appio – Alla Corte dei Marzano, preludio alla Fiera più antica del Regno di Napoli

MARZANO APPIO (di Gianni del Monte) – Domenica prossima, 23 luglio, tutti “Alla Corte dei Marzano”. La rievocazione storica preludio della Fiera di San Giacomo. Inizialmente la fiera di San Giacomo nacque con lo scopo di «assicurare» l’alimentazione corrente della popolazione di Marzano e dei paesi vicini. Assunse una notevole importanza riuscendo a richiamare tantissima gente tanto che la sua durata era fissata in quattro giorni. Con il passare degli anni, però, la manifestazione ha perso la centralità pur mantenendo intatto il suo fascino legato alla tradizione. Il borgo di Marzano era già famoso in epoca romana per il mercato del sale che si svolgeva nei pressi del lago delle Corree dove i ricchi mercanti romani vendevano il sale alle popolazioni vicine.
Spettacoli di musici, esibizioni di arcieri e sbandieratori, vestizione del cavaliere, combattimenti, degustazioni di prodotti tipici. La manifestazione – diventato ormai un appuntamento fisso nel panorama degli eventi estivi dell’Alto Casertano – è stata organizzata dalla Proloco di Marzano Appio. Al termine della serata ci sarà l’insediamento simbolico della storica fiera di San Giacomo che si svolgerà martedì 25 luglio.
La Fiera di San Giacomo è una delle più antiche del Regno di Napoli. La sua prima edizione si tenne nel 1299 e da allora l’appuntamento è regolarmente rinnovato. Da alcuni anni le amministrazioni cittadine del piccolo centro lungo i pendii del vulcano di Roccamonfina, lavorano per ridare alla manifestazione i fasti di un tempo. La manifestazione fu istituita da Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo. Ogni anno vengono rievocati, attraverso un corteo di figuranti in costumi d’epoca, i fasti della Corte del Principe Marino Marzano, il quale ebbe un ruolo di prim’ordine nelle vicende storiche del Regno di Napoli. Legato alla corona aragonese per aver sposato nel 1442 Eleonora, figlia del Re di Napoli Alfonso I d’Aragona detto il Magnanimo, si affermò ben presto come uno dei più potenti feudatari del Regno nonché uno dei più influenti personaggi della corte napoletana, ricoprendo la carica di Grande Ammiraglio della Marina napoletana.

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