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CASERTA / PIEDIMONTE MATESE / CAIAZZO – Dissesto finanziario: Di Costanzo minaccia le dimissioni, Giaquinto pronto a seguirlo

CASERTA / PIEDIMONTE MATESE / CAIAZZO – Il Consigliere provinciale con delega alla Viabilità ed all’Edilizia Scolastica Stefano Giaquinto, è pronto a seguire il Presidente della Provincia Angelo Di Costanzo, nel rassegnare le dimissioni qualora non si abbia nessun riscontro positivo dal Governo nazionale, nel garantire le risorse necessarie per la normale continuità delle funzioni essenziali dell’Ente Provincia riguardanti l’edilizia scolastica e la viabilità. Tra l’altro, il presidente Di Costanzo ha inviato una nota agli organi competenti in cui chiede la convocazione urgente di un tavolo di confronto interistituzionale proprio al fine di trovare una soluzione alla problematica. “Con  riferimento   all’oggetto  si  evidenzia,   in  via  preliminare,   facendo seguito  alla  pregressa   corrispondenza   ed  alle  avvenute  interlocuzioni, come  la  Provincia  di Caserta  versi;  per  ragioni  ad essa  in alcun  modo ascrivibili,  in condizioni  drammatiche  dal punto di vista finanziario,  come icasticamente   dimostrato,  per  tabulas,  dalla  mancata  approvazione   del bilancio  2015 e dall’avvenuta   adozione,  ad opera del competente  organo consiliare,    del   provvedimento    dichiarativo    della    state   e il dissesto finanziario  ex art. 244 del decreto legislative  n, 267 del 2000 (si veda al riguardo   la  deliberazione   n.  37  del  29′.12.2015,  disponibile   sul  site internet   istituzionale    www.provincia.casertait,      assunta   proprio   sulla scorta  della  riconosciuta impossibilità, per  l’Ente,  di garantire l’assolvimento   delle funzioni  e dei servizi essenziali  ad esso demandati), con   tutte   le   limitazioni    da   ciò discendenti    in  termini   di   concreta operatività  dell’amministrazione. Il “fallimento”   della Provincia,  peraltro,  corre l’obbligo  di ribadirlo,  non costituisce   il frutto  di  una  gestione   dissennata,   cosi  come più volte evidenziato,   atteso  che  l’ultimo   bilancio  consuntivo  approvato,  relativo all’esercizio   2014, si è chiuso con un avanzo di amministrazione  libero di euro   18.139.285,55,   ma rappresenta   la conseguenza necessitata   delle previsioni   dettate,   da  ultimo,   dalla   legge   n.   190  del  2014   e  dalla normativa  collegata,  che hanno determinato  a carico dell’Ente,  sulla base di     criteri    manifestamente     ingiusti    ed    irrazionali,    un   obbligo     del riversamento  in favore dello Stato, pari a € 31.273.307,73  per il 2015,   da consolidarsi nel  2016,   con l’ulteriore   aggravio,   come  da ultimi  dati pubblicati  dal Ministero  dell’Interno,   di € 10.307.869,26 (con un esborso complessivo  del biennio  2015/2016 di  €  72.854.484,72).   e  ciò  in un panorama connotato, come ben noto, dal sostanziale azzeramento dei trasferimenti  erariali. L’impossibilita    di  assicurare   il  costante   svolgimento   delle  attività   di ordinaria   e  straordinaria   manutenzione   degli  immobili   in  discorso   si traduce,  in modo immediato,  in un rischio costante, e non più sostenibile né  giustificabile,     per coloro  che,  a vario titolo,   frequentano  le istituzioni scolastiche  provinciali,  come  dimostrato,  con ogni  evidenza,  dal  crollo, recentemente  registratosi,  di alcune controsoffittature  dell’Istituto  Pizzi di Capua. Solo  per  un  vero  e proprio  miracolo  detto  crollo  si è verificato  pochi minuti prima dell’inizio  delle attività didattiche, scongiurando,  per tal via, quella che sarebbe  stata una vera e propria strage. Allo  stato,  dunque,   la  scrivente  amministrazione   si  vede  costretta   a comunicare  alla    S.V.,    per    senso    di    responsabilità    istituzionale, l’impossibilità di garantire il regolare  avvio   dell’anno    scolastico 2016/2017, con  tutte  le ripercussioni   del  caso  sulla  tutela  dell’ ordine pubblico  e  sulla tenuta  del tessuto  sociale del territorio  provinciale    (non risultando  possibile  garantire il diritto allo studio ad oltre 83.000 allievi)”. Analoghe considerazioni  possono essere sviluppate per il Settore Viabilità preposto  alla  gestione  delle  strade  di  proprietà provinciale  e di  quelle affidate   in  concessione   dalla   Regione per un’estensione di oltre  1400 KM.  Come si legge sempre nella nota del presidente Di Costanzo: “Orbene,  anche  il predetto  settore,  stante  la mancanza  di fondi  si trova nella condizione  di non poter garantire  l’ordinaria e, a fortiori  ratione,  la straordinaria  manutenzione  della rete viaria provinciale,  con conseguente insostenibile  accrescimento del livello  di rischio  sopportato  dagli  utenti della strada. Il descritto  state di cose, che ha già comportato  la chiusura di alcuni tratti stradali, comporterà,  inevitabilmente,  qualora la Provincia non ritrovi, per effetto  di interventi  correttivi  da realizzare  sul piano normative  (di cui è stata  più volte  richiesta  l’adozione),  un  minimo  di “agibilità”  sul piano finanziario, l’interdizione     alla   circolazione    su   tutta  la   rete   viaria provinciale  (con  evidenti  ripercussioni  sui territorio  dell’intera  Regione Campania), non essendo concepibile che amministratori e funzionari continuino  ad assumersi,  nella consapevolezza  di non poter ottemperare  a precisi obblighi di legge, pesanti responsabilità  di natura civile e penale”.   

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