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NAPOLI – Farmaci rubati su mercato clandestino: quattro arresti, indagate 20 persone. Danno al Servizio Sanitario per 20mila euro

NAPOLI – Entravano nella disponibilita’ di farmaci costosi – provenienti per la maggior parte da furti commessi in strutture sanitarie pubbliche – e poi li rimettevano su un mercato parallelo. Con questa accusa quattro persone – tra cui un infermiere dell’ospedale ”Pascale” di Napoli – sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione. Il danno accertato, nel periodo settembre 2010-gennaio 2011, e’ di circa 30mila euro. Nell’inchiesta – condotta dai carabinieri del Nas coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli – sono indagate venti persone I farmaci, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, venivano piazzati in Campania (nelle province di Napoli, Salerno e Caserta) ma anche in altre regioni. Per la maggior parte dei casi si e’ tratto di confezioni di medicinali a base di eritropoietina; una specialita’ che viene somministrata a pazienti affetti da carenza di emoglobina.  I carabinieri del Nas di Napoli hanno eseguito, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli-Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone. Tra questi anche un infermiere dipendente dell’Istituto Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Fondazione G. Pascale” di Napoli. L’accusa e’ di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di specialita’ medicinali. Il gruppo, attivo in Campania, nelle province di Napoli, Salerno e Caserta, ma con propaggini anche in altre regioni, riusciva, illegalmente, a ottenere la disponibilita’ di numerosissime confezioni di medicinali a base di eritropoietina, provento di furti in strutture sanitarie pubbliche. I farmaci venivano poi immessi in un mercato parallelo e clandestino, sul quale gli indagati si adoperavano singolarmente per la cessione, dettandone anche tempi e modalita’ di assunzione, soprattutto a persone affette da carenze di emoglobina. Nell’ambito della stessa indagine sono indagate altre 20 persone, che dovranno rispondere, a vario titolo, di concorso nel reato di ricettazione. Il danno al Servizio Sanitario Nazionale nel periodo settembre 2010-gennaio 2011 e’ stato quantificato in circa 30.000 euro.

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