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PRATELLA – Invasione di fondi, il giudice ha deciso: assolto Testa

PRATELLA – Si è concluso, dopo quasi sette anni dall’epoca dei fatti, il processo che ha visto TESTA Biagio, sessantunenne di Pratella, imputato del reato di invasione di fondi. Stamattina (14 settembre), infatti, il Giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere, Dott. ssa Maria Rosaria DELLA VALLE, ha mandato assolto il sessantunenne di Pratella dal reato contestatogli.
I fatti traggono origine da una contesta circa il possesso di una porzione di terreno sita in Pratella, di cui il TESTA reclama la piena proprietà o, quanto meno, il diritto di passaggio per accedere alla confinante sua proprietà. In particolare, nell’agosto 2009, all’imbocco della stradina in questione, viene apposta una catena con lucchetto che impedisce l’accesso alla stessa. TESTA Biagio propone ricorso possessorio in sede civile contro CAPPELLI Silvana, proprietaria del terreno su cui insiste la stradina in questione, e contro il marito di quest’ultima, PATERNUOSTO Giuseppe. La CAPPELLI che lamentava l’abusivo taglio di alcune piante lungo la zona di terreno in questione, interpreta la proposizione di detta azione giudiziaria da parte del TESTA come un’ammissione di responsabilità e con ricorso immediato evoca in giudizio in sede penale TESTA Biagio davanti il Giudice di Pace di Capriati a Volturno. Dopo numerose udienze e l’esame di diversi testimoni, nel 2014 l’Ufficio del Giudice di Pace di Capriati a Volturno viene soppresso ed accorpato a quello di Santa Maria Capua Vetere ove il processo prosegue, con parziale rinnovazione dell’istruttoria.
L’Avv. Natalina MASTELLONE, difensore del TESTA, nel corso dell’arringa ha incentrato l’attenzione proprio sul fatto che, alla fine della fiera, l’accusa si sarebbe basata su una semplice presupposizione della persona offesa, ma che nessuno avrebbe riferito di aver visto materialmente il TESTA (che pur rivendica il suo buon diritto sulla stradina in questione) compiere la presunta intrusione ed il taglio delle piante che gli venivano contestati, ragion per cui non poteva esserci soluzione diversa dal proscioglimento. Ciò tenuto anche conto del fatto che nemmeno il pur discutile criterio del cui prodest potesse essere d’aiuto, atteso che esistevano altre persone che, al pari di Biagio, avanzavano analoghe  rivendicazioni, quali comproprietari.
E potrebbe essere stato proprio questo il motivo per il quale il Giudice si è determinato a mandare assolto TESTA Biagio dal reato contestatogli nel corso di questo lungo processo nel corso del quale è stato difeso dagli Avvocati Fabrizio ZARONE e Natalina MASTELLONE.
Posta la parola fine al processo penale, la storia non sembra essere destinata a finire e la parola passa ora al giudice civile, ossia il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione monocratica, innanzi al quale pende la controversia civile che accerterà definitivamente la titolarità dei diritti contesi.

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