SESSA AURUNCA / CELLOLE – Prof di scuola paritaria vince ricorso contro il Miur, l’insegnamento svolto ha valore a tutti gli effetti

SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il servizio prestato nelle scuole statali ha lo stesso valore di quello effettuato in una struttura pubblica. Grazie all’attento e minuzioso ricorso presentato dall’avvocato di Sessa Aurunca, Antimo Buonamano, un professore della scuola paritaria è stato equiparato d’urgenza ai colleghi della statale nella graduatoria mobilità 2016/2017. Scacco matto, dunque, al Miur che non riconosceva la stessa valenza di punteggio per insegnanti in servizio presso le due istituzioni scolastiche. Il tribunale di Napoli, infatti, ha riconosciuto il punteggio relativo agli anni di insegnamento pregresso nelle scuole paritarie, dando ragione e dunque accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Buonamano a difesa di un professore suo cliente. Una svolta epocale non solo per tale docente ricorrente, ma per tutti coloro che a livello nazionale durante le operazioni di mobilità 2016/2017 non hanno potuto far valere il loro punteggio in relazione agli anni di servizio prestati presso le scuole paritarie.  Grazie alle motivazioni del Tribunale di Napoli tutti i ricorsi di questi mesi sono stati dichiarati dallo stesso Tribunale legittimi. Giustizia è fatta dunque per tutti i docenti delle scuole paritarie. Il provvedimento consentirà a tutti gli insegnanti che hanno prestato, negli anni passati, servizio presso le scuole paritarie, di vedersi riconosciuto un nuovo punteggio rispetto a quello attribuito loro nella fase di mobilità precedente, rideterminato in funzione degli anni di insegnamento pregresso. L’avvocato Buonamano, dello studio Legale BFI, ha precisato che è proprio l’articolo 2, comma 2, del decreto legge 255/01 a stabilire la par condicio nella valutazione con gli istituti statali. Il prof in passato ha insegnato in un istituto che è pareggiato, in quanto rilascia un titolo di studio con valore legale ed è gestito da un ente pubblico territoriale come la Regione Campania, e risulta anche paritario perché la scuola, un Itc, rispetta gli obiettivi e gli standard fissati dal sistema pubblico di istruzione; si configura dunque la probabile fondatezza del diritto. Ed il pericolo nell’attesa? Se non fossero disapplicate le note comuni, il docente perderebbe nella graduatoria per la mobilità di quest’anno ben ventuno punti: tre per ognuno dei sette anni di servizio paritario.