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ALVIGNANO-DRAGONI-FONTEGRECA: Appalti e tangenti, indagine prorogata

alvignano. Lavori pubblici e tangenti, la procura ottiene una proroga di ulteriori seimesi sull’inchiesta che vede coinvolti numerosi comuni dell’area fra cui Alvignano, Dragoni e Fontegrea. Appalti, lavori pubblici, subappalti, fatture liquidate per lavori “fantasma” e per materiali “introvabili”. Sarebbero solo alcuni dei motivi che da qualche tempo avrebbero acceso i riflettori sul municipio del piccolo comune famoso in tutto il mondo per la cipresseta. Un ente da circa venti anni sotto l’assoluto controllo di un solo uomo: Antonio Montoro.
Nell’occhio del ciclone finisce un “sistema” collaudato che da tempo consentirebbe alle “solite” ditte amiche di alcuni amministratori di monopolizzare i lavori pubblici in alcuni comuni. Immancabile la complicità degli uffici tecnici comunali che, spesso, si rivelano i veri centri degli affari leciti e non leciti che potrebbero legare le amministrazioni con le ditte.
Quando non bastano i tecnici comunali allora si ricorre al sistema dei progettisti amici e fidati capaci di “segnalare” all’impresa “giusta”  – al tempo giusto – ogni particolare per permettere di vincere l’appalto.
I subappalti poi, spesso, diventano un affare di famiglia fra parenti, stretti e meno stretti. Nei mesi scorsi alcune perquisizioni avevano interessato anche il primo cittadino di Alvignano, Angelo Di Costanzo, e l’assessore ai lavori pubblici di Dragoni, Bruno Pagliaro.

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