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VAIRANO PATENORA – Vendevano auto rubate, scattano i sequestri. Oltre 30 i clienti coinvolti

vairano patenora. Avevano acquistato l’auto da un rivenditore del paese. Sono arrivati i carabinieri e hanno posto sotto sequestrola vettura per eseguire i necessari accertamenti su di essa e verificare quindi se di provenienza illecita.
Sono una trentina le persone che si ritrovano nella stessa situazione, tutti con la vettura finita sotto sequestro. Qualcuno dei clienti – attoniti – aveva comprato la macchina presso un rinvenditore della zona che, a sua volta, aveva preso il veicolo da  un grosso automercato operante in provincia. Tutti, finora, si dicono “vittime” e quindi negano ogni responsabilità. Purtroppo i clienti pagano il danno maggiore. Saranno le indagini affidate ai carabinieri a chiarire definitivamente la vicenda. Il caso si aggiunge a quello venuto alla luce qualche mese e che vede numerosi  cittadini che sarebbero stati truffati da un noto commerciante d’auto della zona, fra quelli più gettonati del territorio. Secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, l’imprenditore faceva risultare rottamate auto che invece poi destinava alla vendita dell’usato, intascando, quindi, un doppio guadagno.
L’inganno sarebbe stato scoperto per caso da uno dei suoi tanti clienti allarmati da una verifica sulla tassa di possesso delle vetture. Il cliente avrebbe quindi scoperto  che la sua vettura, che riteneva rottamata, invece, era ancora “viva”.
Lo stesso cliente, avrebbe poi scoperto che la sua firma posta sotto alcuni atti era falsificata. E’ scattata la denuncia presso la Procura della Repubblica  che ora indaga sulla vicenda.  Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto saranno i carabinieri della stazione di Vairano Scalo a fare piena luce sulla vicenda. Il giro dì’affari illeciti  messo in piedi dal famoso commerciante d’auto del vairanese, potrebbe, alla fine, risultare molto corposo.
Le truffe incentrare sugli incentivi per la rottamazione sonos tate scoperte, negli anni, in diverse d’Italia. Alcuni mesi quella clamorosa scoperta nelle Marche che coinvolse anche demolitori di auto della provincia di Foggia e titolari di agenzie di pratiche automobilistiche dove avvenivano passaggi di proprietà di auto redatti all’ultimo minuto o, in qualche caso, nei giorni seguenti quelli dell’acquisto dei mezzi.   In base infatti, a quanto rilevato dalle indagini condotte dalla polizia stradale le persone coinvolte si intestavano ad ignari acquirenti di nuove auto vecchi veicoli che beneficiavano dei contributi dello Stato e delle case costruttrici per la rottamazione, una cifra oscillante da 3mila a 8mila euro a macchina.  In pratica si incassavano sia gli ecoincentivi che i soldi degli sconti Fiat. Una presunta truffa con un giro di affari quantificato dagli investigatori in circa 800mila euro.    La vicenda vairanese sembra di dimensioni più ridotta a quella delle Marche ma coinvolge lo stesso diverse persone, alcune delle quali sarebbero già pronte a costituirsi parte civile.

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