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CAPUA – Comune, Antropoli e PdL separati in casa

CAPUA – I partiti della coalizione che sostengono Carmine Antropoli, ad eccezione del Pdl, si sono riuniti per affrontare le numerose questioni sul tappeto che stanno minando, da qualche mese, l’unità della stessa coalizione.
Si è trattato di un incontro “informale” ed è per questo che gli azzurri erano assenti. In effetti la riunione è servita, in particolare, a chiarire i rapporti tra il Nuovo Psi e i centristi rappresentati dal Fli e Udc dopo il manifesto al vetriolo che prendeva di mira il consigliere socialista Marco Ricci.
All’incontro con il sindaco Antropoli hanno preso parte i consiglieri e i referenti politici di Capua per la Libertà, Capua Fidelis, Nuovo Psi, Fli, Udc e l’indipendente Pasquale Frattasi. Presenti, tra gli altri, Guido Taglialatela, Marco Ricci, Pietro Caruso e Fabio Buglione. C’è chi negli ambienti politici cittadini ha letto quest’incontro come una sorta di “prova tecnica” per una nuova maggioranza, senza il Pdl naturalmente, visto che  la questione del rapporto con gli azzurri è stata affrontata in sede di dibattito.
Il Nuovo Psi da tempo spinge per un chiarimento definitivo che punta a mettere nell’angolo chi nella maggioranza non condivide le scelte politiche e amministrative, come, ad esempio, sul gassificatore. E a tal proposito i socialisti hanno approntato un documento che punta a chiamare in causa non solo il Pdl locale ma anche il presidente del consiglio regionale Paolo Romano. Documento sul quale i socialisti sono pronti a chiedere la condivisione degli altri alleati. E’ chiaro, quindi che prima o poi il “nodo” Pdl, gruppo decisamente contrario all’impianto, verrà al pettine. Non è chiaro, invece,  con quali modalità si tenterà di risolvere la questione.
Il sindaco, esponente azzurro, anche in prospettiva delle elezioni politiche del prossimo anno, ha sicuramente l’interesse a non compromettere ulteriormente i rapporti con il Pdl locale ma dall’altra parte è pressato da alcune forze politiche per attuare una sorta di svolta nella coalizione.
Una situazione difficile e complicata soprattutto per i risvolti politici che l’operazione potrebbe comportare nel Pdl a livelli più alti. Nel caso in cui, invece, si deciderà di andare avanti con l’attuale coalizione, uscita vittoriosa dalle elezioni di un anno fa, questo non potrà prescindere da un chiarimento tra tutte le componenti, Pdl compreso.
Diversamente c’è il rischio che le varie forze della maggioranza continuino il percorso amministrativo nella condizione  da “separati in casa”. Una condizione non certo felice visto che all’orizzonte  non c’è solo il gassificatore ma soprattutto il bilancio da approvare entro giugno.

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