CALVI RISORTA – E’ partita la perizia tecnica ordinata dalla Procura della Repubblica sull’albero che uccise due coniugi di Calvi Risorta. Pochi giorni fa, infatti, il perito incaricato dalla Procura si è recato sul luogo della tragedia per eseguire una prima parte della perizia. Probabilmente nei prossimi giorni il tecnico ritornerà sul posto per completare il proprio incarico. Probabilmente il magistrato vuole capire le condizioni di quell’albero; cioè se la sua caduta è stata favorita da un cattivo stato di salute della pianta. Intanto l’Anas sta provvedendo alla potatura e al taglio degli alberi lungo la statale Appia, l’azione arriva a breve distanza dalla tragedia che determinò la morte dei coniugi Carmine Simeone e Ilva Grazia De Biasio.
Una morte che poteva essere evitata, probabilmente, se la manutenzione che, ora, sta attuando Anas, fosse avvenuta prima. E’ questo il dubbio forte che pesa sui familiari e sugli amici della coppia. Inoltre l’albero sradicato dal vento era malato e indebolito da una carie alla base del tronco. Probabilmente quella carie, è l’ipotesi, aveva indebolito l’apparato radicale. Per tutte queste ragioni è sempre più forte che la morte di Carmine e Ilva poteva essere evitata.
La coppia morì, alcune settimane fa, lungo la statale Appia, nei pressi di Sessa Aurunca. La Volvo condotta dall’uomo venne centrata in pieno da un grosso albero sradicato dal forte vento che in quel momento sferzava tutta l’area. Il grosso tronco schiacciò i due passeggeri sui sedili. La morte fu immediata. Le indagine, coordinante dalla Procura, sono eseguite dalla polizia di Caianello, guidata dal comandanter Munno
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