PONTELANTONE: Processo depuratori: assolti sindaco e tecnico

PONTELATONE –  I carabinieri del NOE denunciavano il Sindaco di Pontelatone, Carusone Antonio ed il responsabile dell’ufficio tecnico ing. Marra Raffaele in merito alla gestione dei depuratori comunali. Sicché gli stessi venivano chiamati a rispondere del reato di omissione di atti d’ufficio perché omettevano di procedere al trattamento delle acque reflue comunali contribuendo a determinare un inquinamento dei corsi d’acqua ricettori degli scarichi con grave danno per la salute pubblica e per l’ambiente. Inoltre rispondevano del reato di danneggiamento dei suddetti corsi d’acqua e violazione della normativa sui rifiuti di cui al D.lgs 152/2006.  Fissata l’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di S.Maria C.V., emergeva che la gestione dei depuratori andava distinta tra il fitodepuratore del Comune capoluogo ed il depuratore della frazione Treglia.  In merito al depuratore della frazione Treglia, seppur realizzato, vi erano state difficoltà logistiche per la realizzazione della linea elettrica e solo a seguito di numerosi solleciti negli anni l’Enel provvedeva alla sua realizzazione. Le difficoltà erano dovute anche al fatto che i proprietari dei terreni non davano l’assenso alla realizzazione della linea area. Il contatore dell’ENEL era ovviamente indispensabile per il funzionamento del depuratore.  In merito al fitodepuratore del Comune di Pontelatone, esso si basava su un progetto di 4 vasche a decantazione dei reflui. Tuttavia veniva realizzata una sola vasca di decantazione anziché le 4 previste. Tuttavia come emergeva da documentazione depositata dai difensori, non pervenivano i finanziamenti regionali, seppur sollecitati.  Il Giudice del Tribunale di S.Maria Capua Vetere emetteva quindi sentenza di proscioglimento sia per il Sindaco che per il responsabile dell’Ufficio Tecnico, accogliendo quindi le tesi difensive dell’avv. Nadia De Marco e dell’avv. Emilio Russo.