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PIGNATARO MAGGIORE – Gassificatore, Cuccaro: faremo le barricate

PIGNATARO MAGGIORE – Ribadire il nostro dissenso alla realizzazione di un gassificatore a Capua sarebbe ozioso e inutile, soprattutto perché abbiamo prodotto una delibera di Consiglio Comunale (come Ente di Pignataro Maggiore), nella quale chiariamo – punto per punto – ogni tipo di incidenza devastante che una struttura del genere avrebbe sul nostro territorio.  Con questo non vogliamo assolutamente invadere campi e competenze territoriali dell’Amministrazione di Capua; stiamo semplicemente facendo il nostro dovere di amministratori: difendere la salute dei cittadini e salvaguardare la residua vivibilità di un territorio già stretto nell’asfissiante morsa degli impianti non compatibili con la naturale vocazione di questo segmento di provincia casertana.  Ciò che più mi preme sottolineare come sindaco è l’assoluta compattezza di altri primi cittadini della zona sul fronte del “No” al gassificatore e, purtroppo, devo parimenti evidenziare la mancanza di un nostro coinvolgimento (di tutti i sindaci) preventivo da parte di Carmine Antropoli nella fase decisionale. Voglio ricordare che esiste una deliberazione del Consiglio Comunale di Capua, la numero 27 del 4 luglio del 2011 che, a pagina 9, raccoglie le testuali dichiarazioni del sindaco Carmine Antropoli: “…nella nostra zona non è possibile fare un gassificatore perché nella nostra zona industriale c’è il cono di volo, per cui Capua non è adatta ad accogliere il gassificatore…” Oggi, il primo cittadino capuano, stranamente e in maniera quasi folgorante, è il principale assertore della fattibilità del progetto.  Strano, perché il cono di volo (la visibilità aerea che deve essere lasciata libera dove esistono zone di volo come Grazzanise e il Cira) esiste ancora oggi, ma Antropoli, probabilmente, non la vede più. Ancor più interessante è l’atteggiamento dell’assessore provinciale all’ambiente, Maria Laura Mastellone che, basta guardare i video messi in raffronto su Internet, ha cambiato idea sulla pericolosità del gassificatore: prima diceva che un gassificatore faceva male quanto un termovalorizzatore, oggi – a soli sette mesi dalla prima dichiarazione – sostiene le proprietà taumaturgiche e benefiche della struttura sponsorizzata da Antropoli.  Voglio ricordare che la professoressa Mastellone è docente di Impianti Chimici e Biochimici presso la Seconda Università di Napoli, quindi vive in una stridente e clamorosa incompatibilità.
Non può venire a dire che il gassificatore è una cosa buona, lei che li progetta e li controlla.  Insomma, oltre alla delibera nella quale Antropoli diceva “no” al gassificatore, stanno venendo a galla troppe, preoccupanti inconguenze.

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