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GIOIA SANNITICA – Revisione pratica, Melillo attende da oltre un anno. Qui l’amministrazione “scende” dalla cattedra

GIOIA SANNITICA – Revisione di una pratica, un cittadino attende da oltre un anno la “bontà” della macchina amministrativa di Gioia Sannitica. Perché? Forse non c’è tempo per cose così “piccole” e di scarsa “visibilità”? Bisogna puntare alle grandi cose, devono avere la “lunghezza” giusta?
Per ora, sulla vicenda, una cosa appare certa: la macchina amministrativa guidata dal sindaco Michelangelo Raccio, “scende dalla cattedra” e ritorna fra i banchi per apprendere, magari, che certe cose, certe richieste di cittadini, vanno esaudite con maggiore velocità.

La protesta di Antonio Mario Melillo:
In riferimento alla richiesta, azionata il 3 dicembre 2014, intesa ad ottenere revisione di pratica d’ufficio, più e più volte reiterata (in modo informale e formale) previa, anche, richiesta accesso agli atti, sostituzione di poteri (entrambe, impavidamente ed incomprensibilmente inevase nella loro specificità) gli è stato anticipato, e poi confermato, che mercoledì, 13 gennaio u.s., la sua pratica è stata inoltrata, all’Ente provinciale di riferimento. Sa che dovrà , purtroppo, attendere ancora i tempi di altra P.A. :circa un anno! Grazie. Lieto di poter essere smentito nei fatti. Alla luce di quanto sopra, non avendo dubbi su quanto comunicatogli, nelle more, ringrazia chi, investito della problematica ed appena in possesso dei dati necessari e nel tempo consentito, ha operato nel senso richiesto, in per quanto dovuto. Un grazie anche a chi, nella piena autonomia di gestione e discrezionalità (sia nell’accogliere che commentare), ha inteso dare voce alle proprie, motivate doglianze. Non senza ringraziare chi, per contro, ha ritenuto opportuno soprassedere. Attende che segua, da parte di chi nell’Ente ne ha il compito o preposto, una comunicazione ufficiale, atta a sancire e comprovare la definitiva chiusura della vicenda. Una comunicazione che abbia, in sé , solo quegli elementi essenziali che la rendano valida.  Anche nell’era informatico/digitale. Non chiede scuse di sorta o di circostanza che, assolutamente, non gli sono dovute. Una vicenda, la sua, che non l’ha visto immune da errori e nella quale, invero e per onestà intellettuale, nessuno può sentirsi vincitore. Da qualunque prospettiva la si voglia leggere. La presente è diretta alle SS. LL. in ragione delle rispettive competenze, e per opportuna conoscenza.

 

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