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RIARDO / ROCCAROMANA – Porto abusivo di armi e bracconaggio: assolto Tommasone, condannato Cimmino

RIARDO / ROCCAROMANA –  Porto abusivo di armi e caccia di frodo, emessa la prima sentenza sul caso. Il giudice Campanaro si è pronunciato nell’ambito del rito abbreviato scelto dagli imputati Lucio Tommasone e Nicola Cimmino. Una sorte diametralmente opposto per le due figure coinvolte nei fatti diqualche anno fa. Infatti il tribunale ha assolto Lucio Tommasone – difeso dall’avvocato Michele Mozzi – perchè il fatto non sussiste. E’ stato invece condanno alla pena di 10 mesi di reclusione e alla multa di 4mila euro, Nicola Cimmino.  Sulla vicenda resta ancora da definire – attraverso il processo con rito ordinario – la posizione di altri due indagati: Carmelo e Michele Di Nuzzo. Vennero sorpresi  – secondo l’accusa – dai carabinieri della stazione di Pietramelara – guidati dal maresciallo Pasquale Mariano – in flagranza di reato. Contro di loro l’accusa è di porto abusivo di armi e frode allo stato. Svolgevano una battuta di caccia al cinghiale di frodo in periodo di divieto generale con sospensione di ogni attività venatoria, in località Varre in Pietramelara.  Quando vennero fermati dai carabinieri , due dei tre arrestati imbracciavano un fucile sovrapposto calibro 12, marca Castellani, ed un fucile sovrapposto calibro 12, marca Beretta, regolarmente detenuti dal 57enne padre di uno degli arrestati che è stato, a sua volta, deferito in stato di libertà per omessa custodia di armi. Nessuno  possedeva il titolo di detenzione e porto di armi.  Ora arriva la prima sentenza, quella di primo grado, sulla vicenda.

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