Ultim'ora

SPARANISE – Merola protesta contro lo stipendio al dipendente “fantasma”

SPARANISE – Dopo anni di contenziosi giudiziari si torna a parlare del dipendente del comune di Sparanise Salvatore D’Angelo, che continua a prestare servizio presso l’ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore senza mai essere stato richiamato a svolgere le sue mansioni per l’Ente che gli paga regolarmente lo stipendio. A sollevare il caso è stato il consigliere comunale di opposizione Antonio Merola, capogruppo di Insime Per Sparanise, che in merito ha rivolto un’interrogazione al Sindaco Sorvillo che troverà risposta in occasione del prossimo consiglio comunale.  “D’Angelo, denunciante la giunta e la funzionaria, era ed è dipendente di codesto Ente; che anche io, piaccia o no, sono contribuente di codesto comune che per anni non ha usufruito direttamente dell’opera del D’angelo, mancando di una unità regolarmente pagata, a giro ma in anticipo, dai contribuenti di questo comune; che le denunce del D’Angelo hanno arrecato, a parere dello scrivente danno di immagine grave ed irreparabile, non solo alle persone ma al comune di Sparanise per anni oggetto di attacchi giornalistici sulla vicenda; che comunque il danno, ingiustamente procurato agli Uomini della Giunta e alla Funzionaria è di valore morale e materiale non misurabile, figurarsi quello procurato ingiustamente ai nostri figli e alle nostre mogli; che la posizione è ormai cristallizzata in una sentenza definitiva e che le stesse ritengo siano in vs possesso e dalle quali potrete avere spunti per risposte e provvedimenti. Chiede quale sia la posizione attuale della giunta in merito alla posizione del D’Angelo, così come definita nel corpo delle sentenze. Quale provvedimento, anche disciplinare ha inteso prendere nei confronti del denunciante dipendente del comune di Sparante.  Per quale motivo ancora lo stesso non sia stato richiamato onde poter mettere i contribuenti di codesto comune a godere del lavoro del dipendente.
Per quale motivo non ha ritenuto di dover tutelare l’immagine del comune dal danno prodotto e cosa intenda fare a tutela dell’onorabilità della Città di Sparante.
Quanto ci è costata l’assenza del D’Angelo in termini di lavoro straordinario e di progetti dovuti alla sua assenza per lavoro svolto da altri dipendenti e se corrisponde a verità che tale cifra ammonti ad oltre centomila euro, a cui vanno aggiunti i danni di immagine, morali e quanto altro si ravvedesse. Il motivo per cui non sono state assunte iniziative certificate in merito alla vicenda D’Angelo, denunciante e difeso dal vs ex- assessore.
Voglio fermarmi, rammentando la correttezza amministrativa sancita dalle sentenze e sporcata da esposti e denunce che hanno perseguitato principalmente le nostre famiglie e l’immagine di un paese, e ricordando che alla chiusura della vicenda giudiziaria nessuno ha ritenuto di dover chiedere, da uomo, né perdono né scusa, cose dovute almeno ad un Uomo nel frattempo deceduto, senza avere la certezza di essere un galantuomo immacolato anche per i Giudici oltre che per la gente onesta di questo paese. È questione di stile e di civiltà”. Questa in sintesi, l’interrogazione di Merola all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Sorvillo.

Guarda anche

CELLOLE – Città violenta, ancora un preoccupante primato

CELLOLE – In tutta la provincia di Caserta, lo scorso anno 2023, sono stati registrati …