SESSA AURUNCA – Circumvallazione San Castrese, partono gli espropri. Ma i fondi sono ridotti

SESSA AURUNCA (Tommasina Casale) – Arrivano le lettere di esproprio per la circonvallazione di San Castrese ma il progetto è notevolmente dimagrito. In questi giorni l’amministrazione comunale di Sessa Aurunca sta facendo pervenire le lettere per espropriare i terreni dove deve nascere la circonvallazione nella frazione di San Castrese con una spesa di poco più di ottocento mila euro. Nemmeno un quarto della spesa preventivata nel progetto che era stato stilato nella passata amministrazione e, di conseguenza, anche la circonvallazione riguarderà solo un piccolo tratto. Nel progetto originario, infatti, erano previsti oltre tre milioni di euro che provenivano dai fondi che il CIPE ha stanziato per il ristoro nucleare. L’utilizzo di quei fondi per costruire la circonvallazione della frazioncina aveva fatto scatenare l’ira delle associazioni ambientaliste, come legambiente e di qualche partito come Sel. Questi ultimi ritenevano e ritengono che i fondi del ristoro nucleare devono essere impiegati per realizzare opere di natura ambientalista. Ultima proposta quella dei vendoliani del circolo locale di utilizzarli per installare depuratori o altro e risolvere il problema dell’arsenico nelle tante frazioni del comune di Sessa. Il progetto attuale non soddisfa il consigliere comunale di minoranza Crispino Marino, originario proprio di San Castrese. Ma Marino, quando si era preventivato di costruire una circonvallazione utilizzando quasi tutti i soldi che provenivano dal ristoro nucleare, era consigliere di maggioranza e poteva incidere sulle decisione dell’amministrazione, ora che, da ormai due anni, è passato dalla parte opposto della barricata, non può che abbozzare. Potrebbe essere proprio questo il motivo della modifica del progetto?