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ALIFE – Biodigestore, cresce il fronte dei favorevoli all’impianto. In tanti chiedono: ragioniamo

ALIFE – Con il passare delle settimane la vicenda riguardante il progetto di costruzione di un biodigestore anaerobico nell’area ASI del comune di Alife inizia ad assumere dei connotati diversi rispetto a quanto avveniva fino a qualche settimana fa. Se da un lato il Comitato cittadino per la tutela salute e dell’ambiente continua la sua attività di contrarietà al progetto, dall’altro, sia in città che nei comuni limitrofi, iniziano ad emergere posizioni connotate da svariate sfumature. Diversi cittadini, attraverso i social network ed a mezzo stampa, pur manifestando una contrarietà di base, invitano a fare una riflessione più che legittima sull’opportunità di discutere in merito alla realizzazione di un impianto di dimensioni ridotte che possa garantire autonomia e vantaggi all’intera area del Matese. Tale riflessione trova aderenza ed emerge con chiarezza anche dai commenti diffusi a margine della delibera di consiglio comunale votata a Piedimonte Matese nei quali viene manifestata la contrarietà all’impianto ma si lascia intravedere la necessità di “valutare la questione in maniera più approfondita affinché i comuni del Matese trovino una loro autosufficienza”. Pochi giorni prima anche Legambiente Matese, con la storica autorevolezza che la distingue sulle tematiche ambientali, ha sostanzialmente manifestato una posizione negativa più per la taglia eccessiva proposta dal progetto avanzato dalla General Construction, che per l’impianto in se. Nel rompere il fronte del no assoluto, Legambiente ha ribadito la linea già espressa a livello nazionale che è favorevole alla creazione di impianti capaci di migliorare in termini qualitativi e quantitativi la raccolta differenziata. Perciò la sezione matesina dell’associazione ambientalista ha invitato le parti a ragionare su un ordine di grandezza capace di soddisfare le esigenze di un territorio che è totalmente privo di impiantistica dedicata alla raccolta di Forsu. La Comunità Montana del Matese, invece, ha voluto approfondire la questione con la nomina di un comitato tecnico con il compito di valutare il progetto presentato dalla General Construction. Va ricordato, inoltre, che anche tutta l’Amministrazione comunale di Alife, pur esprimendo una delibera di consiglio comunale contraria al progetto ha sempre manifestato una certa apertura a valutare la possibilità di avere impianti del genere ma con dimensioni ridotte. Insomma: dopo la comprensibile reazione emotiva causata anche da una certa disinformazione locale emersa nelle fasi iniziali, adesso sta subentrando una fase di riflessione che potrebbe anche portare ad un confronto tra le parti basato su contenuti tecnici e dati reali. Dal suo canto, nel tentativo di fare chiarezza, la General Construction ha più volte ribadito che la quantità di Forsu che l’impianto può arrivare a contenere è, al massimo della sua capacità, di 30.000 tonnellate annue e non di 70.000 come sostenuto da chi è contrario al progetto.

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un commento

  1. Chi ha scritto quest’articolo è il primo a essere favorevole all’impianto. si vergogni