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PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano e nepotismo, la brutta figura “dell’infallibile” Cappella

PIEDIMONTE MATESE – Consorzio di bonifica Sannio Alifano e assunzioni di qualche “nipotino”: il documento sottoscritto dall’assessore all’agricoltura, Daniela Nugnes è un pesantissimo macigno sulla credibilità del presidente dell’ente matesino Pietro Cappella (ritenuto da alcuni infallìbile). L’ordine impartito dalla Regione a Cappella è chiaro: annullare immediatamente le due delibere relative alle assunzioni a tempo determinato, una delle quali riferita al nipote diretto (figlio del fratello) del super presidente.
Cose che, probabilmente, non accadano più nemmeno nelle peggiori dittature dell’America Latina. Probabilmente Cappella non eseguirà quell’ordine e questo potrebbe significare commissariamento dell’ente.
Anche perché a difendere Cappella non sembra essere rimasto più nessuno, nemmeno quel Partito Democratico tanto sbandierato sulle cime del Matese, che doveva una macchina perfetta per “traghettare” qualche sindaco della zona direttamente a palazzo Santa Lucia, magari insieme al suo “implacabile” autista.
Infatti, poco prima della lettera “rovente” lettera di Nugnes, i vertici regionali e provinciali del PD erano già piombati ad Alife, proprio nel cuore del Matese, per dire basta allo “scempio”. In quella occasione Stefano Graziano disse: quello che sta succedendo al Consorzio è inqualificabile.
Un’azione che potrebbe essere anche letta come un chiaro monito contro i più alti rappresentanti matesini del Partito Democratico a riprendere la “retta” via.
Cappella ha tentato di difende l’indifendibile, ha cercato di fare la voce grossa contro gli oppositori che chiedevano solo di riconsiderare alcune scelte, probabilmente, inopportune. Ma lui, il presidente e il super coordinatore del Gal Alto Casertano, non ha voluto sentire ragioni.

Agli oppositori Cappella aveva detto: Quanto alla procedura di selezione di tale personale, essa è perfettamente coerente e conforme con la normativa vigente ed in particolare con la natura giuridica di ente pubblico economico del Consorzio di Bonifica come tale, soggetto, per quel che attiene all’instaurazione del rapporto di lavoro, alla disciplina privatistica, con l’irrinunciabile prerogativa, sancita dalla legge, dell’assoluta libertà di scelta del proprio personale. La deliberazione di bocciatura del ricorso è stata trasmessa anche al Sig. Presidente della Giunta Regionale della Campania, al Sig. Assessore all’Agricoltura della Regione Campania e al Sig. Presidente della VIII Commissione Permanente Agricoltura presso il Consiglio Regionale della Campania, essendo anch’essi destinatari del predetto atto di opposizione”.

Sembrava il verbo divino capace di ridurre le “pretese” dell’opposizione solo in stupidi pretesti per delegittimare l’azione politica amministrativa di Cappella. Poche ore dopo però, arriva la doccia fredda dalla regione Campania che porta la firma dell’assessore Nugnes:
In merito agli atti adottati dal Consorzio riguardanti l’assunzione di personale a tempo indeterminato la scrivente con nota n. 71057 del 03 febbraio u.s. ad oggetto ‘delibere deputazione amministrativa n. 154 e 156 del 03 dicembre 2014, nelle more del trasferimento del personale del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina (13 unità) presso il Consorzio Sanino Alifano in attuazione all’art. 3 della LR. 11/12 e successiva Sentenza della Corte Costituzionale n. 202/14, ha invitato il Presidente di quest’ultimo, ai sensi della lagge 241/90, a revocare, previa immediata sospensione, le suddette delibere da trasmettere alla strutture regionale competente i relativi atti”. In ordine al primo punto si rappresenta che i Consorzi di bonifica sono enti pubblici economici dotati di autonomia gestionale; essi svolgono su delega della Regione l’attività pubblica di bonifica in conformità al dettato dalla legge regionale 26 febbraio 2003, n. 4. La suddetta normativa, tra l’altro, assegna alla Giunta regionale e per essa al competente ufficio regionale, il controllo di legittimità e merito sugli alti più rilevanti della gestione tra i quali rilevano i bilancio preventivo e consuntivo.  Pertanto, la decisione del Consorzio di diminuire le giornate lavorative del personale avventizio, specie se assunta nell’ottica delta salvaguardia dell’integrità del bilancio, non può essere oggetto di contestazione rientrando nell’autonomia gestionale dell’Ente stesso”.

Parole pesanti come un macigno sulla credibilità e sull’azione politica-amministrativa della guida del Sannio Alifano la cui figura appare maggiormente appannata – nella vicenda specifica – per la presenza del nipote fra le due assunzioni contestare

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5 commenti

  1. Cappella, abbi coraggio e dimettiti! sei giunto al capolinea nella maniera peggiore …..

  2. Che persona con le p….e Legalità. Ah, ce ne fossero 0 cosi!

  3. “l’implacabile” autista incominciasse a preparare la propria difesa per il reato che tra non molto gli sarà formulato …… un calorosissimo abbraccio dalla Città di Maddaloni e dall’ex Sindaco Michele Farina

  4. Grazie Presidente per tutto quello che fa per il consorzio e per noi dipendenti.

  5. Mi devo fare una pelliccia di pantegana ultimo modello.