PIEDIMONTE MATESE – Uffici giudice di pace, tutto rinviato

PIEDIMONTE MATESE –   Giudice di pace, tanto lavoro per nulla. Almeno fino a quando il provvedimento che sopprime le sedi distaccate, non sarà assunto dalle camere.  Non sarà quindi, il prossimo undici marzo il termine entro il quale i comuni dovranno accollarsi la gestione finanziarie delle sedi distaccate dei giudici di pace, per evitare la loro chiusura. Il termine, in realtà, scatterà dal momento in cui il provvedimento sarà assunto dalle camera e da allora bisognerà considerare 60 giorni. Per mantenere in piedi gli uffici dei giudici di pace i comuni che godono del servizio dovranno accollarsi tutte le spese. Non solo quelle spese realitive al fitto dei locali, alla gestione e amnutenzione degli stessi, energia elettrica, riscaldimento e altro. I comuni secondo le direttive del Ministero dovranno accollarsi anche  le spese del personale amministrativo. Un costo che, a questo punto, per molti comuni diventa insostenibile. Iesi sera si è svolta la riunione, presso la casa municipale, alla quale hanno preso parte molti sindaci del Matese e un gran numero di avvocati.  Si tenta di bloccare la decisione che arrecherebbe forti danni al territorio. Tutto nell’ambito delle nuove disposizioni del governo per arginare i costi della spesa pubblica. Nell’area del matese la soppressione ed accorpamento dei Giudici di Pace, nel Circondario, prevedono la soppressione sia del Giudice di Pace di Capriati a Volturno che del Giudice di Pace di Piedimonte Matese. La riunione di ieri pomeriggio ha permesso a tanti sindaci della zona di avere un quadro più chiaro della questione.  Nei prossimi giorni, attraverso l’avvocato Sticco, si svolgerà un incontro presso il Ministero della giustizia per capire i costi reali degli uffici del giudice di pace di Capriati e di Piedimonte Matese. Solo dopo si potrà valutare una eventuale proposta – da parte dei comuni interessati – di caricarsi le spese per mantere gli stessi uffici del giudice di pace. Una ipotesi che appare poco percorribile se si considera, secondo alcune indiscrezioni, che il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 300mila euro all’anno.