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Vincenzo D'Errico, capogruppo di minoranza

PRESENZANO – Stabilimento Ferrarelle, l’opposizione si astiene: ecco le ragioni

Vincenzo D'Errico, capogruppo di minoranza
Vincenzo D’Errico, capogruppo di minoranza

PRESENZANO – Il gruppo di minoranza consiliare, preso atto della indisponibilità del Sindaco e dei consiglieri di maggioranza ad accogliere la richiesta di rinvio di qualche giorno dell’approvazione della proposta di convenzione Ferrarelle-Comune di Presenzano formulata per meglio valutare alcuni punti critici emersi dalla discussione, ribadisce il grave imbarazzo di non poter esprimere con convinzione il suo voto. Infatti, votare contro la proposta in esame, senza avere a disposizione gli elementi che possano dare certezza assoluta ai dubbi esplicitati nell’intervento del capogruppo D’Errico, rappresenterebbe una manifestazione di opposizione “a prescindere”, in palese contrasto con quell’equilibrio di valutazione politica degli atti più volte annunciato in Consiglio. Un tale atteggiamento, inoltre, sarebbe gravemente incoerente rispetto alla politica di sviluppo dell’area PIP che l’Amministrazione comunale guidata dal capogruppo D’Errico ha avviato e successivamente realizzato con la del. di C. C. n. 14 del 29 giugno 1998. Nello stesso tempo, però, esprimere un voto a favore dell’iniziativa in esame lasciando senza risposte chiare ed esaustive alcuni punti della convenzione estremamente significativi, svilirebbe fortemente il ruolo di una opposizione fino ad oggi responsabile e civile, riducendola ad una mera rappresentanza irresponsabile e insignificante.
Non aver tenuto conto di alcuni aspetti:

  • la mancanza, non dico di un progetto, ma di un grafico che descriva in qualche modo sia pure approssimato il processo produttivo dell’impianto;
  • al punto 4 della premessa della convenzione si stima in 5 MW la quantità di energia necessaria al funzionamento dell’impianto, senza chiarire quanti MW saranno forniti dalla rete Enel e quanti dall’impianto di trigenerazione. Nella stessa relazione a firma dell’ing. Cerbone allegata alla proposta non c’è alcun riferimento chiaro;
  • nello stesso punto 4 si rappresenta in 7-8 mc/ora il consumo idrico necessario e “per contenere l’impiego della risorsa idropotabile è prevista inoltre la terebrazione di un pozzo dedicato all’emungimento dell’acqua da destinare ad usi tecnologici”, senza aver prima prodotto uno studio idrogeologico in grado di stabilire lo stato delle falde e le conseguenze derivanti da un tale sfruttamento delle falde stesse;
  • nel successivo punto 4 (impegni del Comune) l’Amministrazione comunale assume una serie di impegni da garantire “entro e non oltre 13 mesi” senza inserire cautelativamente alcuna salvaguardia in caso di impedimenti imprevedibili;
  • all’art. 5 gli oneri di urbanizzazione sono quantificati in € 136.000,00 senza alcuna riserva di una riquantificazione determinata dall’approvazione definitiva del progetto,

determina l’impossibilità di esprimere un voto e pertanto la decisione di non partecipare alla votazione. (cs)

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