VAIRANO PATENORA – Crisi in comune, Robbio contro De Angelis: solo fallimenti

VAIRANO PATENORA – “I guai dell’amministrazione guidata da giovanni robbio sono tutti dovuti a due fattori: elezioni provinciali e revoca di un assessore”.  Lo ha affermato il sindaco Giovanni Robbio durante l’ultimo consiglio comunale quando ha sferrato un attacco durissimo contro alcuni suoi ex consiglieri che sono passati poi al “nemico”.
In particolare Robbio accusa il suo ex consigliere, Cristian De Angelis, di una serie di fallimenti politici e di essere mosso unicamente da rancori personali. Rivolgendosi ai quattro consiglieri ammutinati, Robbio, ha detto che “dovrebbero chiedersi che cosa hanno fatto per questo paese, come lo hanno fatto? Quanto tempo, impegno, sacrifici, responsabilità hanno dedicato al bene di questo paese, al vero bene del paese, non al bene personale o degli amici, fatto passare come bene comune?
Facciamolo questo esame di coscienza per capire se ci si è comportati con trasparenza, se si è stati eticamente corretti nei confronti dei cittadini. I primi ad andarsene sono stati i tre consiglieri del gruppo del PdL: De Angelis, Scalera e Zoglio. Le motivazioni della loro dissidenza non sono legate a scelte programmatiche importanti non condivise, ma sono legate a due episodi in particolare che nulla hanno a che vedere con il “bene del paese”: le elezioni provinciali e la revoca di una delega di assessore.
Infatti il consigliere Cristian De Angelis, ideologo del gruppo, è rimasto profondamente dispiaciuto per la sua mancata candidatura alle elezioni provinciali per le quali già aveva programmato una grande campagna elettorale da trentamila euro.
Di questo non ha colpa Vairano o i suoi cittadini, e nemmeno il sottoscritto anche se era candidato in altra lista: se la doveva prendere col suo partito, coi suoi amici Sarro e Cosentino, i quali probabilmente, conoscendolo bene, gli hanno fatto a sua insaputa un grande favore a non candidarlo perché: se non fosse stato eletto, la campagna elettorale gli avrebbe lasciato solo debiti da pagare. 
De Angelis non ha titolo per accusare il sindaco di incapacità di programmazione economica, come scritto nel documento in questione, pur sapendo che i conti del comune sono stati e sono in regola. Chi vuole allora lo scioglimento anticipato di questo consiglio, a chi conviene e perché? Le risposte a queste domande vanno date guardando non solo al presente, ma soprattutto al futuro prossimo.
Mi voglio spiegare meglio: se i fir-matari della mozione in discussione intendono fare gruppo unico anche nella prossima tornata elettorale, votare compatti la sfiducia potrebbe essere comprensibile; ma se ogni gruppo ha in mente strategie o alleanze diverse, uscire da questa aula con una situazione “di tutti contro tutti”, potrà portare vantaggio solo ad un gruppo, mentre gli altri avranno portato acqua al mulino altrui”.