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SANt’ANGELO D’ALIFE – L’emergenza neve manda in confusione la maggioranza. Diversità di vedute tra sindaco e assessori

SANT’ANGELO D’ALIFE. Passata l’emergenza neve, continua l’emergenza legata alle decisioni prese all’acqua di rosa. Si pensi all’ordinanza sindacale con la quale Crescenzo Di Tommaso dava mandato ad una ditta locale di rimuovere gli alberi (molti dei quali ad alto fusto) lungo la strada montana che collega il paese con località Selva Piana. Un provvedimento fino a ieri non ancora revocato nonostante il dipartimento della protezione civile avesse dichiarato chiusa l’emergenza a partire dalla mezzanotte del 13 febbraio scorso. Chi coprirà queste spese? Intanto, un assessore, al fine di evitare che gli esborsi possano lievitare oltre misura,  ha imposto lo stop al rifornimento di carburante per i mezzi dell’impresa incaricata. Inoltre, non sarebbe stato più semplice e conveniente indire una gara invitando ditte specializzate? Altra decisione discutibile presa dal sindaco riguarda l’imponente impiego dei vigili del fuoco in paese. Neanche la cittadina fosse stata colpita come Letino o San Gregorio Matese. Ad oggi, i costi ricadono maledettamente sul Comune e non è scontato che arrivino contributi tali da coprire almeno le spese sostenute fino al 13 febbraio. Le conseguenze sarebbero disastrose. Sia per le casse dell’ente municipale che per il primo cittadino visto che in giunta c’è più di un malpancista. Francesco Mantovani

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