Ultim'ora

PIEDIMONTE MATESE – Offese a pubblici ufficiali, padre e figlia condannati entrambi a sei mesi di reclusione

PIEDIMONTE MATESE. Oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Padre e figlia condannati entrambi a sei mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Il Got, dot. Carmela Sorgente, ha riconosciuto agli imputati le attenuanti generiche e, nel contempo, ha concesso loro il beneficio della pena sospesa. Il procedimento penale a carico del 66enne Bruno Ferrazza e della 34enne Rossella si è concluso ieri mattina presso il tribunale monocratico del capoluogo matesino. L’impianto accusatorio, portato avanti con fermezza dai pubblici ministeri sammaritani, si è dimostrato solido e attendibile tanto da reggere senza difficoltà al cospetto della difesa che ha cercato fino all’ultimo di dimostrare l’innocenza dei Ferrazza in ordine ai capi d’accusa loro ascritti. I fatti risalgono alla sera di Natale del 2004 e accaddero all’interno del bar di proprietà degli imputati sito in Piedimonte Matese. I due, in concorso tra loro, presero a minacciare il brigadiere Vincenzo Boiano e l’appuntato Luigi Torone appena quest’ultimi entrarono all’interno dell’esercizio commerciale per effettuare dei controlli. I militari effettuarono il tempestivo intervento a seguito di una segnalazione pervenuta presso il locale comando. Era tarda ora quando i carabinieri entrarono nel bar e vennero aggrediti verbalmente con epiteti ingiuriosi e frasi minacciose del tipo: “Ti faccio trasferire molto lontano”, “Come ti sei permesso ad aprire la saracinesca?”, “Ho conoscenze in Comune, ti faccio vedere chi sono”. Frasi costate molto care sia all’uomo che alla donna. Francesco Mantovani