RAVISCANINA – Paese in decadenza, la “testimonianza” delle palme

RAVISCANINA – C’è un simbolo che più di ogni altro esprime in termini metaforici la decadenza lel piccolo centro matesino. Non solo politica, ma anche e soprattutto morale. Si tratta delle due palme – o meglio, di ciò che ne è rimasto -, che per anni e anni dall’alto della loro imponenza hanno svettato alte nella centralissima piazza, lasciate morire dall’inerzia della classe dirigente locale. Divorate a poco a poco dal punteruolo rosso e mai curate a dovere da chi governa. Se da una parte è vero che di problemi la giunta comunale ne ha tanti (il dissesto finanziario ha imprigionato ancor più la macchina amministrativa nella gabbia dell’immobilismo), è altrettanto vero che lasciar morire in questo modo un simbolo del paese è davvero triste. Dagli ambienti vicini all’amministrazione si è voluto replicare alle accuse con giustificazioni del tipo “nella vita tutto nasce cresce e muore”, ma qualsiasi persona di buon senso potrebbe tranquillamente replicare “i morti vanno anche sepolti e non lasciati in mezzo alla strada e magari prima di lasciarli morire si potrebbe provare a curarli”. Anche perchè alcuni cittadini hanno voluto evidenziare, tra l’altro, che l’amministrazione comunale starebbe violando una legge regionale in base alla quale tutte le palme affette da punteruolo rosso, se non possono essere curate, devono essere abbattute secondo delle precise normative vigenti e smaltite in discariche autorizzate. Mentre, come si evince da una delle foto, almeno ad oggi è stata tolta solo la chioma secca della palma.