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LUSCIANO – Anziana uccisa nel suo letto. Arrestato il nipote. Avrebbe agito per derubarla

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LUSCIANO – Identificato il presunto assassino dell’anziana ritorvata nel letto della sua abitazione con il cranio fracassato da un grosso corpo contundente. Secon do gli investigatori si tratta del 24enne Giovanni Costanzo di Lusciano figlio diFrancesco Costanzo, qundi nipote della vittima,  Antonietta Di Luciano. Ha dovuto fare significative ammissioni il nipote della 89enne, uccisa a Lusciano presumibilmente nella notte tra lunedì e martedì scorso. I carabinieri hanno ritrovato la refurtiva ancora insanguinata, una prova schiacciante di colpevolezza che ha indotto il ragazzo, in pratica, a confessare. Con se aveva 50 euro trafugati alla sua congiunta e degli anellini d’oro. Un delitto quindi maturato nell’ambito familiare che rende la tragedia ancoa piu’ amara.

Il comunicato della Procura:  A conclusione di ininterrotte indagini scaturite a seguito dell’omicidio di Di Luciano Antonietta, i Carabinieri della Sezione Operativa del locale Reparto Territoriale e quelli della stazione di Lusciano (CE) hanno arrestato Costanzo Baci, detto giovanni, nato in Romania cl. 1990, residente a lusciano, nipote predetta Di Luciano, in ottemperanza al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord che ha integralmente recepito le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, con determinante contributo del personale del Ra.C.I.S.- R.I.S. di Roma e S.I.S. del Nucleo Investigativo Carabinieri di Caserta. Le attività di indagine hanno consentito di acclarare che il Costanzo Baci nella notte tra il 01 e 02 lug 2014, allo scopo di impossessarsi dei risparmi e degli oggetti di valore della propria nonna paterna, si introduceva nella sua abitazione armato di bastone e nella convinzione di essere stato scoperto, la uccideva colpendola con tre colpi alla regione occipitale destra, inscenando subito dopo una rapina da parte di estranei. Nel corso indagini, inoltre, il medesimo accusava del delitto proprio padre adottivo, Costanzo Francesco, classe ’54, per poi, successivamente, posto innanzi precisi riscontri probatori, confessare l’omicidio. Inoltre, all’interno della pertinenza dell’abitazione del Costanzo, è stata rinvenuta e sequestrata l’arma utilizzata per il delitto, consistente in un bastone in legno per il supporto degli attrezzi agricoli; ed altresì sequestrati, nella disponibilità dello stesso, una banconota da euro 50,00 e monili in oro imbrattati di sangue. Il fermato, pertanto, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

 

 

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