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DRAGONI – L’ultimo saluto a Giuseppina Isabella, il parroco: la sua lunga vita è stata un esempio per tanti giovani

dragoni. «Giuseppina è stato un esempio per tante generazioni. E’ riuscita a sopravvivere a due guerre mondiali, ha sempre lavorato intensamente con dignità e dedizione. Il suo unico pensiero è stata la famiglia. Tutti dobbiamo avere come riferimento il suo esempio». Queste in sintesi le parole con cui il parroco, Don Davide Ortega, ha usato nella sua lunga omelia durante la messa per il funerale di Giuseppina Isabella.  La chiesa nella frazione di San Marco era stracolma, in tanti, fra amici e parenti, si sono stretti intorno ai tre figli della donna: Domenico e Tina. Successivamente la salma della ultra centenaria è stata sepolta nel cimitero di famiglia nel vicino comune di Alvignano. Giuseppina aveva 103 anni, si è spenta l’altro ieri, serenamente. Sicuramente era la più anziana del paese, probabilmente anche di tutta la zona circostante.  Giuseppina Isabella nella sua vita ha sempre lavorato dedicandosi alla famiglia con dedizione unica. Il segreto della sua lunga esistenza è da ricercare  proprio nella serenità con cui ha sempre affrontato i problemi quotidiani. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle scienze applicate all’invecchiamento umano. Grazie ai progressi registrati in campo medico, economico e sociale, la terza età, un tempo percepita come periodo di disabilità e decadimento fisico, è ormai per molti diventata una fase di continuata produttività, indipendenza e buona salute. Le principali cause di morte (patologie cardiovascolari e polmonari, tumori e diabete) sono il risultato di un processo che in molti casi inizia già nell’infanzia. Grazie alle conoscenze attuali è possibile prevenire l’insorgenza di queste malattie, attuando cambiamenti comportamentali orientati verso un regolare esercizio fisico, una razionale gestione dello stress e uno stile alimentare sobrio ed equilibrato, eventualmente coadiuvato da supplementi nutrizionali. I continui progressi della genetica consentiranno di intervenire sempre più precocemente sui fattori di rischio individuali, proponendo programmi antiaging più efficaci e personalizzati. Le scienze biotecnologiche, dal canto loro, forniranno i mezzi per intervenire direttamente alla radice del problema, grazie a cellule staminali, DNA ricombinante, clonazione e terapie geniche. Infine, a difesa della longevità umana, scenderanno in campo le nanotecnologie e la sempre più sviluppata intelligenza artificiale. Tutti questi sforzi aiuteranno l’uomo a rallentare e migliorare sempre più l’ineluttabile fenomeno biologico dell’invecchiamento. Secondo recenti stime, i bambini nati all’inizio del ventunesimo secolo hanno un’aspettativa di vita di circa cento anni.

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