CASTELLO MATESE – TERREMOTO, I SINDACI TEMONO DI RESTARE SOLI E DOMANI CORRERANNO DAL PREFETTO. CHIEDONO FONDI PER GLI INTERVENTI D’URGENZA. I COMUNI DEL CRATERE CHIEDONO LO STATO D’EMERGEZA. COSENZA LASCIA POCHE SPERANZE E PUNGOLA GLI AMMINISTRATORI: EVITATE DI UTILIZZARE I FONDI SBLOCCATI DA CALDORO PER OPERE INUTILI

CASTELLO MATESE –  Domani mattina i sindaci dei comuni matesi colpiti dal sisima saranno ricevuti dal prefetto di Caserta. L’emergenza potrebbe essere dichiarata chiusa il prossimo sei gennaio e le fasce tricolore temono di restare soli e di non poter nemmeno affrontare – per mancanza di fondi – gli interventi necessari per la messa in sicurezza delle strutture maggiormente danneggiate. Terremoto, i comuni del cratere chiedono lo stato d’emergenza ma l’assessore regionale Edoardo Cosenza lascia poco spazio alla speranza: non ci sarebbero le condizioni per ottenere il decreto. Certo, la politica tenterà di fare la propria parte ma i numeri per convincere il governo nazionale a firmare lo stato d’emergenza in favore di quei comuni più vicini all’epicentro del sisma, non sembrano esserci. L’ultima speranza quindi è la concessione dell’emergenza regionale. “Ci conforta – precisa Antonio Montone, sindaco di Castello Matese –  poterci confrontare con una figura, quella dell’assessore Cosenza, molto valida e professionale. Auspichiamo di rientrare nei parametri previsti dal decreto Monti e di poter accedere quindi allo stato di emergenza, almeno in quello regionale. Diversamente – continua Montone – noi sindaci ci troveremo davanti ad una situazione insostenibile per carenza di fondi.  Per questa ragione, oggi stesso, saremo a Caserta per incontrare il prefetto dal quale ci attendiamo rassicurazioni almeno sulla copertura delle spese emergenziali necessarie per sistemare le abitazioni danneggiate”. Se non ci saranno sviluppi sulla vicenda, il prossimo sei gennaio il centro operativo (c.o.m.) istituito dopo il sisma dello scorso 29 dicembre, potrebbe essere smantellato.