Ultim'ora

CASERTA – ACQUEDOTTI CEMENTO-AMIANTO, IL GIALLO DELLE MAPPE E IL SOLITO WALZER DI RESPONSABILITA’ CHE NESSUNO VUOLE

CASERTA –  Le tubazioni degli  acquedotti  all’amianto si tingono di giallo. Dove stanno esattamente  le condotte pericolose sembra un mistero tutto da svelare.  Si tratta di condotte  che rappresentano un pericolo gravissimo per migliaia di persone, molti  sindaci (sono 136 i comuni coinvolti) sono preoccupati e determinati: vogliano che l’Ambito Territoriale Ottimale (Ato2) renda pubbliche, con precisione, le mappe del pericolo.  Diversi primi cittadini ribaltano le responsabilità precisando che le reti comunali (quelle che alimentato strada dopo strada, casa per casa) non possono essere in cemento-amianto perché su questo tipo di condotta non si possono realizzare derivazioni. Possono essere in cemento amianto, invece, le condotte principali, (le adduttrici) cioè quelle che alimentano gli acquedotti comunali. In questo caso il dovere e l’onere di ammodernamento spetta all’Ato2 oppure alla società che gestisce l’impianto di approvvigionamento . Il solito valzer di responsabilità che non allontana, purtroppo, il reale pericolo dal cittadino utente. L’amianto, infatti, non fa queste distinzioni sottili di competenza, così,  trasportato dall’acqua è capace di raggiungere qualsiasi rubinetto.  Si potrebbero salvare solo quei pochi comuni che hanno la fortuna di avere pozzi sul proprio territorio con i quali alimentano  gli acquedotti municipali.  Eppure la relazione redatta dall’Ambito è chiara: più di 112 chilometri di condotte sono realizzare in cemento-amianto. Ora, esigono molti sindaci, vengano rese pubbliche le mappe.  “I cittadini  – precisa Vincenzo  Cenname, sindaco di Camigliano, famoso per le sue battaglie ambientaliste  –  hanno il diritto di sapere i pericoli che corrono. L’Ato, continua Cenname,  deve indicare agli organi competenti, con precisione, le mappe delle condotte  in cemento amianto.  La regione e i comuni, dove competenti, devono utilizzare i fondi,  ricavati dall’accelerazione della spesa prevista dalla stessa regione, per adeguare le condotte pericolose”.     Intanto l’onorevole Pina Picerno ha presentato, lo scorso venerdì, una precisa interrogazione parlamentare con la quale chiede di fare chiarezza sulla vicenda.  Il problema dell’amianto è un ulteriore problema che si aggiunge al problema dell’inquinamento  che pesa, in particolare, nella Terra dei Fuochi per la quale il governo ha già pronto un decreto che approderà martedì prossimo in consiglio dei ministri. Lo ha confermato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, al suo arrivo a Napoli. «Faremo questo passo martedì», ha detto Orlando a margine di una campagna contro l’abbandono dei pneumatici  fuori uso.  Utilizzare i fondi strutturali non impiegati in questi anni per mettere in atto bonifiche nella Terra dei Fuochi. È anche su questo che sta lavorando il  ministero dell’Ambiente.   «Stiamo lavorando su un atto amministrativo che forse dovrà avere riferimento in una norma, ma non è ancora stato definito questo punto, per sbloccare le risorse necessarie all’attività di bonifica – ha spiegato il ministro Andrea Orlando a Napoli – utilizzando i fondi strutturali che ancora non sono stati utilizzati nel corso di questi anni».  La mappatura della Terra dei Fuochi  «deve essere rapidissima» perchè «sarebbe un errore tragico far passare il messaggio che tutti i prodotti della Campania sono contaminati». A dirlo, a Napoli, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.   Intervenendo a un’iniziativa contro l’abbandono dei pneumatici fuori uso, Orlando ha ribadito che la percentuale dei terreni contaminati è minoritaria rispetto a quelli non contaminati. Se, però, passa il messaggio che tutto ciò che viene prodotto in Campania non è sano, si raggiungerà tutt’altro obiettivo. Vale a dire: «I terreni continueranno a restare nelle mani della criminalità organizzata che così avrà la strada spianata». Per risolvere la probelmatica relativa all’amianto servono impegni finanziari notevoli, infatti, per smontare e sostituire una condotta idrica, nel caso poi di condotte in cemento-amianto i costi lievitano a dismisura perché la legge in materia prevede l’applicazione di costosissimi protocolli.  Tutti però assicurano l’avvio di indagini conoscitive sulla rete idrica comunale. Giancarlo Izzo

Guarda anche

Vairano Patenora – Schianto sulla panoramica, ferito 50enne. Determinante intervento ex sindaco

Vairano Patenora – E’ stato determinante l’intervento dell’ex sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, che …