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RIARDO – Rapina e sequestro di persona, restano in carcere due componenti della banda. Si cercano i complici

RIARDO – E’ stato convalidato l’arresto dei due albanesi accusati di rapina e sequestro di persona contro la famiglia Della Torre. La decisione e’ stata assunta dal giudice per l’udienza di convalida che sabato scorso ha valutato la vicenda. Lo stesso giudice ha inoltre confermato la custodia cautelare in carcere per i due indagati.

Le prove: i carabinieri della stazione di Pietramelara che indagano sul caso, hanno raccolto diverse prove fa cui un paio di scarpe che una delle vittime avrebbe riconosciuto come quelle indossate da uno dei malviventi. Inoltre, una delle quattro donne sequestrate quella sera, avrebbe riconosciuto una giacca indossata da uno dei rapinatori.

Il testomine: Ci sarebbe un testimone che avrebbe assistito alla fuga dei quattro rapinatori dalla villa della famiglia Della Torre. I malviventi uscendo nel piazzale avrebbero tolto i cappucci che avevano utilizzato durante la rapina, permettondo cosi’ al testimone di vederli in volto.

I fatti: In azione una banda di almeno quattro persone. I malviventi hanno agito con il viso coperto da passamontagna e pistole in pugno. Vittima di turno la famiglia dell’imprenditore Domenico Della Torre, attivo nel campo del commercio auto e della ristorazione. Al momento dell’irruzione in casa si trovavano quattro donne, fra cui le figlie dell’imprenditore. Una di loro, la maggiore, ha tentato una reazione ma è stata picchiata dai rapinatori che chiedevano insistentemente di conoscere i nascondigli dei soldi e dei preziosi. Poi le sfortunate vittime della rapina sono state rinchiuse in una stanza mentre la banda frugava ogni angolo della villa. Il rumore prodotto dai ladri e le grida di aiuto delle donne hanno allertato alcuni vicini che hanno lanciato l’allarme. Intanto i malviventi portavano a compimento il loro piano criminoso e dopo aver arraffato il bottino – una cifra che non dovrebbe superare i 5mila euro, fra contanti e preziosi – sono scappati passando nell’ampio piazzale che separa la casa dalla strada. Qui sarebbero stati notati da alcuni testimoni. Proprio la loro testimonianza avrebbe permesso ai militari dell’arma, guidati dal maresciallo Pasquale Mariano, di risalire agli autori della rapina. Dopo alcune ore di caccia all’uomo due componenti della banda – Muca Etemond del ’69 e Muca Arsem del ’79, entrambi albanesi residenti da qualche tempo a Riardo – vengono rintracciati e fermati. Dopo il riconoscimento formale di alcuni testimoni vengono arrestati con l’accusa di rapina a mano armata e sequestro di persona e trasferiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Gli investigatori continuano la caccia all’uomo per individuare il resto della banda. I malviventi hanno rubato anche la pistola legalmente detenuta dall’imprenditore; arma che non è stata ancora ritrovata. Chi ha agito probabilmente conosceva bene molte cose, come, ad esempio, l’assenza di Della Torre che ieri si trovava, con alcuni suoi dipendenti, al nord Italia per lavoro. Conoscevano, ad esempio, l’esatta posizione del sistema di videosorveglianza dal quale, prima di andare via hanno prelevato il Dvd nel quale erano registrate le fasi della rapina.

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2 commenti

  1. albanesi di merda

  2. vergognatissimo

    Se non fate qualcosa è possibile che i cittadini si organizzino per farsi giustizia da soli. Attenzione