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CASERTA / NAPOLI – Terra dei Fuochi: vogliono trasferire Costa, il forestale che sta sconfiggendo i clan e il malaffare dei rifiuti. L’allarme lanciato da don Patriciello, l’indignazione della gente su Facebook

CASERTA / NAPOLI – Contro la sua promozione a generale per merito straordinario (primo caso in Italia di promozione per merito a un comandante provinciale) avvenuta nel febbraio di quest’anno, qualcuno aveva già fatto ricorso, ma il Tar del Lazio, il 30 ottobre, gli aveva dato ragione respingendo il ricorso e, anzi, condannando il ricorrente al pagamento delle spese legali. Adesso – come scrive Ilaria Puglia su Parallelo41- l’affare sembra essere più serio. È da ieri sera che su Facebook circola la notizia di un possibile trasferimento in altra sede del generale Sergio Costa, comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. L’allarme è stato lanciato da padre Maurizio ed è presto rimbalzato sulle bacheche, in particolare su quelle degli attivisti e dei comitati che si battono la Terra dei fuochi.  In realtà, come generale, Costa sarebbe incompatibile a rimanere al comando provinciale di Napoli: la sua destinazione naturale potrebbe essere unicamente a capo di una regione (e la Campania è sede libera e vacante) o, se parliamo di promozione, potrebbe essere nominato vice comandante o comandante della Forestale a livello nazionale. E allora? Perché si teme tanto un suo trasferimento altrove?
Non possiamo che procedere per ipotesi. Potremmo ad esempio pensare che il motivo della voce che circola sia legato all’imminente riunione del Consiglio di Amministrazione della Forestale che, a cadenza più o meno regolare, si riunisce per decidere di promozioni e assegnazioni di sede alla presenza del ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, del comandante generale della Forestale, Cesare Patrone, e dei generali più anziani.  Se fosse  nelle intenzioni del Corpo Forestale destinarlo ad altra sede proprio per spegnere quei riflettori che lo seguono ovunque e che gli fruttano interviste, partecipazioni a convegni e dibattiti e tanto amore da parte della nostra gente? Sarebbe un modo per distogliere l’attenzione da lui e dalla Terra dei fuochi e Costa resterebbe solo uno tra i circa 20 generali che la Forestale ha sparsi in tutta Italia e che diventerebbero tutti papabili allo stesso modo per la carica di vice comandante generale.
Ecco, questa sarebbe l’ipotesi peggiore: il livello di conoscenze raggiunto da Costa non è raggiungibile da nessun altro in poco tempo. Magari, dopo di lui, al comando della provincia di Napoli, verrebbe uno altrettanto bravo ma che dovrebbe, in un certo senso, ricominciare daccapo. E anche Costa dovrebbe ricominciare daccapo in un’altra regione. Noi, qui nel profondo sud, nella Terra dei fuochi, non abbiamo tempo per ricominciare, per mettere in naftalina le indagini in corso mentre un nuovo arrivato si fa le ossa e il bagaglio di conoscenze di cui il nostro generale Costa è già dotato. Con tutto il rispetto per le competenze di chi dovesse succedergli a capo del comando provinciale.
Cosa ne pensa il ministro alle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo? Negli ultimi mesi ci ha abituati a una grande attenzione ai temi ambientali in Campania. È andata a Caivano, a visitare il pozzo dell’orrore, è stata da Patriciello, ha persino promesso una task force che ancora stiamo aspettando tutti. Come giustificherebbe un trasferimento di Costa in altra sede?
Se Costa fosse trasferito ci sembrerebbe una scelta piuttosto incongruente proprio da parte della De Girolamo. Se è proprio necessario spostarlo, data l’incompatibilità della carica di generale con il comando provinciale, perché non nominarlo a capo della Forestale Campania, visto che la sede è vacante? Non sarebbe più logico tenerlo sul suo territorio e fargli portare avanti il lavoro svolto a Napoli? Ancora di più, non sarebbe preferibile la promozione di Costa a vice comandante generale? In questo modo, la De Girolamo dimostrerebbe di avere davvero il coraggio e la forza politica di strutturare e accrescere le indagini ambientali in tutta Italia e diventerebbe lei stessa paladina della tutela del territorio..
Tutte domande che giacciono in attesa di risposta. Per ora, il mistero della possibile rimozione-promozione di Sergio Costa assume contorni sempre meno netti, potrebbe dipendere da semplici motivi tecnici, come detto, e quindi essere legata alle logiche e dinamiche interne alla Forestale, ma anche squisitamente politici, cosa che preoccupa notevolmente gli attivisti e i comitati impegnati nella difesa della un tempo Campania felix. Le prossime ore saranno cruciali.

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