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SESSA AURUNCA – Amministrazione, il centro sinistra al sindaco: “dimettiti”

SESSA AURUNCA – Di ora in ora la situazione dell’Amministrazione Comunale si fa sempre più difficile. Atti e documenti pubblici la inchiodano ad una gestione quantomeno disinvolta e per questo è necessario che qualcuno cominci ad andare a casa anzi – viste le “non brillanti prove” – a togliere il disturbo. Il Centrosinistra avanza denunce pubbliche e documenta i casi di cui parlano tutti. Da questo trae conseguenze politiche con richieste di dimissioni e di annullamento di azioni sconsiderate per il territorio. Ci sono anche reati? Gli atti e i fatti in questione sono noti e i relativi documenti disponibili, in diversi uffici pubblici, per chiunque voglia leggerli e studiarli: non sono necessari esposti formali per avviare ulteriori accertamenti. Tommasino dall’opposizione produsse senza esito decine di denunce contro il Sindaco Di Meo e l’amministrazione dell’epoca, il nostro stile è un altro: quello della politica e del diritto. Da quanto emerge al Comune siamo ormai alla casta e al “tengo famiglia”: una casta di dilettanti certo, ma che comunque consegue vantaggi concreti e privilegi. L’Assessore Casale si deve dimettere immediatamente, almeno per ragioni di opportunità politica! I documenti pubblicati da CasertaCè dimostrano che la sua permanenza nella Giunta del Comune di Sessa Aurunca non è più tollerabile. Il caso che riguarda la mancata esecuzione dell’ordinanza di chiusura dell’attività abusiva di un suo prossimo congiunto conferma il nepotismo dilagante che caratterizza questa amministrazione comunale. Casale non è l’unico, come vedremo nei prossimi giorni, altri amministratori hanno conseguito e conseguono evidenti benefici. Ma per restare al caso Casale è onesto ricordare che ci sono tanti commercianti e imprenditori che, non avendo parenti assessori, in situazioni analoghe hanno dovuto cessare l’attività o affrontare le spese di investimento per regolarizzare la loro posizione amministrativa. Il fatto dunque costituisce finanche una concorrenza sleale verso gli altri operatori del settore. Per non parlare del giudizio politico sull’operato del Dott. Casale in veste di Assessore ai Servizi Sociali: il nulla…per la cittadinanza, il silenzio per la attività “profit” dei parenti dei parenti. Ma questa è un’altra storia. L’Assessore Casale e il Sindaco, dimostrino o chiariscano, documenti alla mano, che non è successo quello che le carte pubblicate dicono o rassegnino le dimissioni e vadano a casa.  Riprendiamoci Sessa: tutti insieme! (comunicato stampa)

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