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foto di repertorio

MATESE – Comunità Montana, i sindacati accusano: lavoratori senza paga e umiliati dall’ente

Piedimonte Matese –  “Ciò che abbiamo vissuto negli ultimi anni a causa dell’emergenza sanitaria e ciò che ci apprestiamo a vivere per la grave crisi politica-economica determinerà eventi devastanti sull’intero territorio mondiale. Gli ultimi avvenimenti di carattere politico-economico destano forte preoccupazione per milioni di famiglie, dovuta alla crescita dell’inflazione conseguente all’aumento dei prezzi del gas e dei beni al consumo, con una generale riduzione del potere di acquisto. Numerose famiglie saranno costrette ad affrontare con grande sacrificio la grave crisi economico-sociale del prossimo futuro. Purtroppo i lavoratori della Comunità Montana Zona del MATESE, oltre a vivere le gravi difficoltà economiche derivanti dalle dinamiche di carattere mondiale, sono vessati e umiliati dai continui comportamenti dell’Ente, il quale dovrebbe avere come interesse principale quello di garantire la DIGNITÀ per tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Sono oramai mesi che gli OTI della Comunità Montana Zone del Matese non percepiscono alcun trattamento salariale, nonostante le rassicurazioni ricevute ad oggi nulla è stato fatto, il tutto a causa dei continui ritardi negli adempimenti burocratici che non consentono all’Ente di avere disponibilità economica per corrispondere i trattamenti salariali ai propri lavoratori. Tutto ciò non più accettabile.
Siamo ancora una volta di fronte alla politica che antepone agli interessi dei lavoratori a quelli personali, con la struttura dell’Ente completamente bloccata sulla gestione e contabilizzazione dei progetti approvati ed ammessi a finanziamento, lasciando in sospeso le retribuzioni dei lavoratori, i quali oltre a vivere le difficoltà politiche ed economiche sono costretti a vivere le ansie e le angosce della indisponibilità economica. Non è giusto umiliare i lavoratori, i quali onestamente cercano di portare a casa il pane per le loro famiglie. Non siamo più disponibili ad accettare un tale comportamento.
Come sindacato chiediamo urgentemente alle istituzioni di intervenire, nel più breve tempo, e di mettere in campo il massimo impegno per risolvere la gestione della rendicontazione dei progetti approvati ed ammessi a finanziamento al fine di corrispondere ai lavoratori le retribuzioni maturate e non ancora percepite. (nota a cura dei sindacati FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL)

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