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VAIRANO PATENORA – Assalto alla chiesa, la pista del satanismo

VAIRANO PATENORA –  La ricerca delle ostie consacrate potrebbe essere stata la causa principale della “visita” a danno della piccola chiesa della Madonna di Loreto.  La struttura, ubicata all’ingreso del centro storico del paese è stata da pochi anni, restituita al culto grazie al mecenatismo dell’imprenditore Giovanni Malinconico.  Oltre all’ipotesi legata all’azione di un gruppo di vandali, c’è la pista legata al satanismo e all’attività delle sette.  Gli “appassionati” di tali culti, infatti, in alcuni casi, hanno bisogno delle ostie consacrate e degli oggetti utilizzati dai preti durante le messe, per poter svolgere i loro riti.  Il fenomeno delle messe nere è saldamente radicata nell’Alto Casertano.  Le testimonianze di “riti strani” si trovano ovunque. Nello spazio antistante la cappella del Cimitero di Dragoni, più volte, vennero ritrovati cerchi e simboli tracciati con la cenere; ceri e croci usate per i rituali.  Sulle colline fra Calvi Risorta e Rocchetta e Croce un escursionista  – che confermò la propria esperienza anche al programma  Chi l’ha Visto?  di Rai3 –  fu testimone di un rito in cui venne sacrificato un cane a cui fu mozzata la testa. A Pietravairano,  su Monte Cajevola, alle spalle del santuario della Madonna del Calvario,  tracciata sul terreno una grossa stella a cinque punte; sopra di essa era appoggiata una  croce di legno con sopra la scritta “morte sepolta”.  Tutto intorno vi erano numerosi ceri, alcuni ancora accesi, per un lungo tratto, quasi ad emulare una via crucis. Poco lontano un cappio sporco di sangue. A Roccaromana profanate le tombe  nell’antica chiesa “Ave Grazia Plena”. Le  lastre di marmo che ricoprivano le sepolture vennero divelte, le casse con le ossa e le ceneri dei defunti furono sventrate e il loro contenuto sparso sul pavimento. Alcuni resti umani – in modo particolare  un teschio – utilizzati per la celebrazione di un probabile rito satanico. La pietra sacra dell’antico altare venne rimossa e scaraventata all’esterno della chiesa. A testimoniare la follia,  l’inequivocabile  scritta 666 che simboleggia l’Anticristo – tracciata probabilmente con un coltello – su una tavola staccata dal coperchio di una delle bare.

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