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foto di repertorio

CASO IANNOTTA  – Paziente in pericolo di vita dopo intervento chirurgico, la precisazione del professore Cristiano

Santa Maria Capua Vetere / Roma – Sopita l’onda emotiva dei primi commenti, il dott. Cristiano ritiene opportuno fare mio tramite le seguenti precisazioni:
a) È sempre motivo di sofferenza per un professionista medico la circostanza che un proprio paziente incorra in gravi complicanze. Il medico si pone, inevitabilmente, domande e si interroga su ipotesi terapeutiche alternative che forse avrebbero potuto determinare un diverso esito. Questo è tanto più vero con riguardo al dott. Cristiano che nella sua attività professionale si dedica con grande scrupolo ad ed empatia ai propri pazienti.
In oltre 20 anni il dott. Cristiano ha effettuato circa 10.000 interventi (di cui il 70% costituito da pazienti bariatrici).
Vorrei rimandare alle decine e decine di commenti elogiativi riportati sulla pagina Facebook del dott. Cristiano e che smentiscono taluni
fuorvianti e lesivi giudizi delle ultime settimane.
b) Con riguardo alla sig.ra Iannotta, il dott. Cristiano ripone la massima fiducia negli accertamenti che verranno condotti dalla magistratura,
con la quale sta collaborando perché sia fatta piena luce su quanto verificatosi. Nel rispetto delle indagini e della personalità della paziente, al solo fine di fugare taluni dubbi che sono stati amplificati nelle passate settimane, è opportuno precisare che la sig.ra Iannotta dopo innumerevoli fallimentari terapie dietetiche si rivolse al dott. Cristiano nel giugno 2020 per verificare la possibilità di ricorrere alla chirurgia bariatrica (la paziente era affetta da una forma grave di obesità di III grado). In quella occasione ricevette tutte le informazioni e le avvertenze di cautela che il dr. Cristiano sempre fornisce ai propri pazienti.
Avvertenze che sono state prese seriamente in considerazione dalla paziente, che solo nove mesi dopo, nel marzo 2021 decideva di sottoporsi all’intervento. Prima di esso la paziente veniva sottoposta a tutte le indagini e consulenze prescritte dalle linee guida della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB). Ovviamente tutta la relativa documentazione è stata fornita all’autorità giudiziaria.
c) L’intervento fu effettuato presso una clinica abruzzese, convenzionata con il SSN, perché i tempi di attesa in Campania erano e sono tuttora particolarmente lunghi. È bene poi sottolineare la circostanza che tutto l’intervento è stato a carico del SSN.
d) Successivamente all’intervento, e sotto costante osservazione medica  e nutrizionale, la paziente perdeva il peso preventivato con  significativo miglioramento della qualità della vita, soprattutto sui piani respiratorio e motorio. Va sottolineato che per una paziente con quel tipo di obesità grave, la perdita di circa 60 kg significa ricondurre ad una ragionevole fisiologia la struttura ponderale in relazione alla sua altezza.
e) Solo nell’ottobre 2021 si manifestavano una serie di complicanze – non infrequenti in casi simili – per cui, condotti tutti gli esami preparatori e le valutazioni del caso, la paziente fu sottoposta nel gennaio 2022 ad un intervento di revisione chirurgica per ovviare alle problematiche emerse. A seguito di tale intervento si è evidenziato un quadro emergenziale che ha imposto il ricovero d’urgenza presso l’Ospedale Sant’Anna di Caserta.
f) Quanto all’altro caso amplificato dai media e che vede coinvolto il dott. Cristiano, è necessario precisare che esso non riguarda un intervento di chirurgia bariatrica bensì di chirurgia oncologica avanzata.
Il dott. Cristiano è rimasto profondamente colpito dalla campagna  che è stata condotta nei suoi confronti. Ritiene – e lo dimostrerà nelle sedi competenti – di aver svolto, come sempre, con scienza e in coscienza il suo delicato compito. Queste precisazioni mirano anche a ristabilire quella indispensabile serenità in assenza della quale è impossibile per un professionista medico operare (in tutti i sensi).
(nota a cura dell’avvocato Vincenzo Zeno-Zencovich)

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