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PIETRAVAIRANO – Cave e cementificio, Zarone sotto assedio: siamo preoccupati

PIETRAVAIRANO –  Cave e cementificio, anche i sindacati contro Zarone e Pietravairano.  Le tre sigle di base hanno, infatti, chiesto una riunione per “sollecitare” l’amministrazione comunale del paese, guidata dal sindaco Francesco Zarone, a dire “si” al “disastroso”. Non ci sta, chiaramente, il primo cittadino di Pietravairano che sente odore di bruciato  e  avverte: “c’è qualcuno, probabilmente, che tenta di strumentalizzare la situazione per renderla ancora più pesante e difficile. Purtroppo, in tal modo, il gioco diventa, per me e per altre persone di Pietravairano, anche più pericoloso. Indicarci, infatti, come coloro che impediscono la delocalizzazione mettendo a rischio i posti di lavoro è un azzardo folle. Al gruppo Moccia, ribadiamo che la partita è chiusa e che mai potrà essere riaperta e che quindi  potrebbe essere saggio cercare altrove colline “più disponibili”.  Ai lavoratori del gruppo diciamo che non siamo noi a mettere a rischio i lori posti di lavoro ma chi tenta con sotterfugi di intorbidire le acque scaricando su altri le proprie responsabilità. Ai lavoratori ricordiamo che se anche ci fosse il nostro consenso alla delocalizzazione per realizzare il nuovo cementificio servirebbero anni. Chi fa credere loro che delocalizzare è quasi come spostare il carretto del gelataio, sta mentendo. Ma di questo non ci meravigliamo. Ai sindaci – conclude Zarone – che tentano ancora una volta di trascinarmi nella questione occupazione, posso garantire che mi difenderò in tutte  le sedi.  Chiedo loro riflettere seriamente sulla vicenda, senza lasciarsi strumentalizzare”.

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