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FONTEGRECA: Comune, Cambio a Montoro: dimettiti

fontegreca. A seguito delle recenti inchieste giudiziarie che hanno portato all’emissione dell’avviso di garanzia nei confronti del sindaco pro tempore del comune di Fontegreca, Antonio Montoro, per diversi reati fra cui l’abuso d’ufficio e la truffa ai danni dello Stato, accertati dalla guardia di finanza di Piedimonte Matese in relazione alla mai realizzata scala antincendio presso l’edificio scolastico ed alle false fatturazioni attestanti l’acquisto – mai avvenuto – di materiale informatico per conto dell’ente, la consigliera Elisabetta Cambio commenta: «ritengo che, se Antonio Montoro ama davvero il suo paese, deve farsi da parte e consentire che una nuova amministrazione restituisca al più presto credibilità politico-amministrativa alla sua comunità.
Fontegreca ha diritto di rinascere sotto una nuova luce e i suoi cittadini hanno diritto di ritrovare la dignità perduta. Fontegreca non può essere ricordata come il paese degli scandali, degli avvisi di garanzia, del clientelismo, dei truffatori e del malaffare.
Il terremoto giudiziario che ha scosso le coscienze del nostro tranquillo centro matesino, noto per la salubrità dell’aria, per l’ospitalità e l’onorabilità dei suoi abitanti, ci ha portato gli “onori” della stampa purtroppo per fatti incresciosi mai prima d’ora accaduti certificando il fallimento politico e amministrativo dell’operato del primo cittadino.
Tutto ciò si colora anche di toni beffardi quando lo stesso sindaco tenta in sede consiliare di minimizzare l’accaduto mediante argomentazioni ambigue e di facciata tendenti a sminuire i riscontri certi e ampiamente documentati delle fiamme gialle.
Il potere e l’ambizione personale la fanno da sovrani indiscussi mentre il conseguente atteggiamento politico miope porta la nostra comunità al tracollo economico, politico e sociale.
La politica è divenuta tornaconto, affare e pettegolezzo tendente solo a soddisfare il proprio egoismo, le proprie velleità, i capricci o i bisogni o di un parente o di amico o di un consigliere comunale pur di restare a galla. Questo è il modo di intendere la politica da parte di Montoro.
A causa del cattivo esempio che ha dato i giovani, questi ultimi si sono allontanati dalla politica e la ripudiano. La politica dell’immagine, delle clientele, dei personalismi è miseramente crollata sotto i colpi del tracollo giudiziario in cui è rimasto coinvolto, del malcontento popolare che non riesce più a contenere. Fontegreca è una città spenta che ha smesso di sognare e che non riesce a dare speranza di un futuro migliore ai giovani e che purtroppo è amministrata superficialmente da chi ha come unico interesse quello di ricollocarsi sulla prossima scena politica.
Il mio spirito democratico mi suggerisce che la democrazia non c’è una volta ogni 5 anni, ma tutti i giorni; e che la volontà del popolo, quando possibile, va rispettata sempre, non solo per stabilire chi deve governare, ma anche per capire quand’è il momento di tornare a casa!
Al di là delle conseguenze delle inchieste giudiziarie, pur nella consapevolezza del rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza e della contestuale libertà di pensiero, c’è un’opportunità e una correttezza politica che impongono al sindaco di rimettere il mandato».

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