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VAIRANO PATENORA – Schianto mortale, restano gravi le condizioni di Pierluigi Risi

vairano patenora. Restano gravi, seppur stazionarie, le condizioni generali di Pierluigi Risi.  Il 20enne di Vairano Patenora coinvolto nel drammatico incidente che lo scorso venerdì notte costò la vita a Laura Carella, un’amica del ragazzo. Ieri mattina, secondo alcune voci raccolte in paese, i medici dell’ospedale civile di Caserta avrebbero constato un problema respiratorio che stava gravando, ulteriormente, sul 20enne. Per evitare ulteriori complicazioni sarebbe stato necessario un piccolo intervento chirurgico. Al momento, quindi, le condizioni di Pierluigi sarebbero stazionarie seppur gravi. Le preoccupazioni maggiori deriverebbero dai traumi facciali e cranici. Le fratture subite dal volto del giovane sarebbero numerose e tutte importanti. Anche il trauma cranico desterebbe forti preoccupazioni nei medici della struttura casertana. Intanto ieri è stata eseguito anche l’esame medico legale sul corpo dell’amica di Pierluigi, Laura Carella, deceduta nel tremendo impatto lungo via Abruzzi, nella frazione Scalo. L’impatto sarebbe avvenuto intorno alle ore tre della notte a cavallo fra nevedì e sabato scorso. Secondo quanto riferito da alcuni amici, Pierluigi avrebbe chiesto all’amica di accompagnarlo a casa; al volante, al momento dell’impatto, sedeva proprio il 20enne.
Sul posto non sembrano esserci tracce di frenate o di manovre brusche. Questo potrebbe far prevalere l’ipotesi del guasto meccanico all’utilitaria della ragazza. Saranno i carabinieri della stazione di Vairano Scalo, che conducono le indagini sul caso, a tentare di spiegare la esatta dinamica dei fatti. La morte di Laura e le gravi condizioni in cui versa Pierluigi riportato all’attulaità il problema delle stragi del sabato sera ad una svolta: secondo l’Asaps – che con il suo osservatorio analizza il fenomeno da sempre – nel 2012, il numero di incidenti classificabili come strage del sabato sera (intendendo quelle che avvengono nelle 16 ore maledette del venerdì e sabato notte, con almeno un giovane sotto i 30 anni fra i conducenti), ammonta ad appena 362 casi, con 203 morti e 636 feriti, ma non si tratta di tutti giovani. Si può cantare vittoria? Ancora no, ovvio, ma “pensate al sabato sera – spiega Giordano Biserni, presidente dell’associazione – pensate alle lunghe strade della bassa emiliana, della Romagna o del Triveneto. Pensate ai telegiornali a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ‘90, quando le mamme antirock (le ricordate?) sfidavano le lobby dei locali notturni costringendo le amministrazioni a far chiudere le balere alle due del mattino, anziché alle 4. A quei tempi la strage del sabato sera era un fenomeno preciso: auto di giovani che si schiantavano contro muri, alberi, altri veicoli. Le cause? Le solite: confidenza con l’alcol, stanchezza, velocità. E morti, tanti morti, tutti giovani”. Tantissimi a Vairano pregano per la sorte di Pierluigi.

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