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VITULAZIO – Rifiuti, nuove accuse per Scialdone

VITULAZIO – Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, sono anche queste le  accuse che vengono contestate ad Antonio Scialdone ed Enrico Parente ex sindaco di Grazzanise. Le accuse mosse nell’inchiesta della procura sammaritana firmata dai pubblici ministeri Silvio Marco Guarriello e Antonella Cantiello. Nel provvedimento si legge che: Antonio Scialdone, Antonio Ianneo, Gennaro Ianneo  corruzione per atti contrari a dovere d’ufficio. Ma andiamo nei dettagli nel 2010 si votò, contemporaneamente, per le elezioni comunali di Vitulazio, per l’elezioni regionali e per l’elezioni comunali di Grazzanise, ed ecco, dunque, che su questi due uomini, trasformatisi in due avvisi di garanzia. Una corruzione che secondo l’ipotesi di reato si sarebbe esplicitata attraverso assunzioni nella International Security Guard utili alle elezioni comunali di Vitulazio dove Scialdone aveva candidata la sorella, alle elezioni regionali dove lo stesso aveva candidata Michela Pontillo e alle elezioni comunali di Grazzanise, dove Enrico Parente, come precisano i pubblici ministeri, aveva candidato a sindaco il figlio Pietro.Nello stesso provvedimento e per lo stesso episodio , risultano indagati, come detto per il reato di corruzione, oltre i soliti due, anche Michela Pontillo, moglie di Scialdone, candidata con il Npsi alle regionali del 2010, Giovanna Lisa Scialdone, candidata alle elezioni comunali di Vitulazio e i due Ianneo. L’affare connesso ai rifiuti è seguito con tre diversi filoni: si parte dall’assenteismo che fa registrare 37 indagati, per passare ad un’evasione fiscale di circa 130 milioni di euro a causa del mancato versamento agli Enti previdenziali e assistenziali delle ritenute sugli stipendi dei dipendenti. Infine la lievitazione degli stipendi dei dipendenti con oltre 200 gli indagati con circa un centinaio solo nella sede di Caserta.Nel filone del voto di scambio sono iscritti nel registro degli indagati di ben 29 persone. Tra queste spiccano nomi di rilievo quali quello di Enrico Fabozzi, già sindaco di Villa Literno ed eletto consigliere regionale in quota Pd proprio nel 2010, Edgardo Ursomando, consigliere comunale di Caserta, Giuseppe Venditto già coinvolto anche in altre inchieste, e Giovanni Campochiaro consigliere del Pdl al Comune di Santa Maria Capua Vetere.
marilena natale

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