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Caianello / Vairano Patenora  – Molestava la figlia della domestica, il padre della vittima ammette la controversia con  l’imputato.

Caianello / Vairano Patenora  –  Fra il professionista di Caianello, originario di Marzano Appio, (imputato nel processo) e il padre della bambina c’è una controversia relativa ad un pregresso rapporto di lavoro intercorso tra quest’ultimo ed una società facente capo all’imputato, il geomerta Antonio Russo. L’ammissione è stata fatta dall’uomo, qualche udienza fa, quando lo stesso è stato ascoltato come testimone. Del resto, al riguardo esiste un verbale di conciliazione sottoscritto tra le parti di cui, se del caso, si richiederà l’acquisizione. A conferma di ciò alla scorsa udienza la difesa ha anche rinunciato all’esame di ulteriori due testi addotti dalla difesa che avrebbero potuto ulteriormente confermare tali circostanze.   Ciò posto va anche evidenziato come non risponda a vero che i due testi della difesa escussi alla scorsa udienza abbiano riferito di non essere “a conoscenza di alcuna controversia fra l’imputato e il padre della giovane vittima”, ma hanno riferito di non esserne direttamente a conoscenza, ma di aver appreso detta circostanza direttamente dall’imputato, difeso dall’avvocato Fabrizio Zarone.
Russo è stotto processo con l’accusa di aver  molestato e abusato, più volte, di una bambina di appena cinque anni. La vittima sarebbe la figlia della domestica – di Vairano Patenora – che curava le faccende nella casa dell’indagato. Accuse dalle quali l’imputato si è sempre difeso respingendole totalmente, riconducendo tutto ad una macchinazione ordinata a suo danno

 

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