Ultim'ora

PIEDIMONTE MATESE – Cane aggredito da randagi, malore alla proprietaria

PIEDIMONTE MATESE. Stava passeggiando, tranquillamente, con il suo cane, fedele e inseparabile compagno di una vita, quando improvvisamente – l’animale – è stato attaccato da alcuni randagi che passavano in quel momento.
La proprietaria dell’animale ha cercato di fendere il suo fido amico ma non c’è stato nulla da fare. Gli “aggressori” sono andati via solo doop aver “erogato” la giusta dose di morsi al malcapitato cagnolino  da salottto.
Impaurita e indignata la donna si è recata presso il comando dei vigili urbani di Piedimonte Matese per esporre i fatti e per chiedere un intervento.
Però, mentre raccontava l’accaduto ai caschi bianchi matesini, la donna avrebbe accusato un malore.
Sul posto è giunta l’ambulanza del 118 che ha valutato il caso e sommistrato la giusta terapaia. Dopo alcuni minuti, sia il cagnolino che la proprietaria sono ritornati a casa, non prima di aver ribadito la necessitò di attuare una corretta politica contro il randagismo.
Dai dati rilevati sul territorio nazionale risulta che in molte regioni, soprattutto del Sud, il fenomeno del randagismo, ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo.
Dall’ultima rendicontazione annuale (riferita all’anno 2006) inviata dalle regioni e dalle province autonome al Ministero della Salute, risultano 6.000.000 cani di proprietà e 590.000 cani randagi di cui solo un terzo ospitati nei canili rifugio.
I cani abbandonati continuano ad alimentare la popolazione vagante, inoltre molte femmine gravide partoriscono ed i cuccioli che non muoiono di stenti, diventando adulti, rappresentano un ulteriore serbatoio di randagi.
Alcuni di questi cani inoltre sono poco socializzati con l’uomo e si trasformano in soggetti “inselvatichiti” il cui controllo è più problematico, soprattutto quando si riuniscono in branchi. I cani vaganti sul territorio, singoli od in branchi, possono: rappresentare un potenziale rischio di aggressione per le persone. Diventare serbatoio e veicolo di malattie infettive ed infestive, alcune delle quali trasmissibili all’uomo, non essendo sottoposti ad alcun controllo sanitario: Possono  essere causa di incidenti stradali; ogni anno si registrano centinaia di incidenti stradali, anche mortali, causati da animali randagi: “chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un reato penale (legge 189/2004), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo”.
Inoltre i randagi possono  arrecare danni al bestiame domestico allevato e  arrecare danni agli animali selvatici. Ad alimentare il fenomeno del randagismo, in quanto non sterilizzati e spesso notevolmente prolifici essere causa di degrado ed inquinamento ambientale sia nel contesto urbano, che nelle campagne, con conseguente polluzione di pest (ratti, topi), sinantropi ed insetti che a loro volta costituiscono una possibile fonte di pericolo per l’uomo.

Guarda anche

PRESENZANO – Giovane colonnello cade da uno scaletto: in coma da diversi giorni

PRESENZANO – Un banale incidente domestico ha gettato una famiglia nel dolore e nella paura. …