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La lottizzazione limatelle

VAIRANO PATENORA – LOTTIZZAZIONE LIMATELLE, IPOTESI DI REATO INSUSSISTENTI: PROSCIOLTO CANTELMO, NATALE E GLI ALTRI INDAGATI

Vairano Patenora – Il GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere ha posto fine ad una annosa questione che, negli ultimi anni, ha coinvolto il Sindaco Bartolomeo Cantelmo ed alcuni funzionari comunali in una complessa vicenda giudiziaria di cui si è occupata più volte la Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere. In particolare, il Sindaco Bartolomeo Cantelmo, il Geom Pasquale Di Sisto (difesi dagli avvocati Carlo De Stavola e Palo Cantelmo), il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, Natale Ernesto (difeso dall’Avv. Vincenzo Cortellessa) ed il Responsabile dell’Ufficio Commercio, Ponte Giuseppina (difesa dall’Avv. Vincenzo Cortellessa) sono stati indagati per abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, falso ed abuso edilizio a seguito di un articolato esposto-denuncia presentato dalla Sig.ra Orabona Rosa (difesa dall’Avv. Raffaele Moreno) in merito a presunte irregolarità nella lottizzazione “Limatelle” di cui faceva parte anche il Sindaco Cantelmo. In particolare, secondo la prospettazione accusatoria, tra le varie irregolarità,  i titoli edificatori che avevano autorizzato la costruzione di un complesso immobiliare che oggi ospita un supermercato ed una palestra non potevano ritenersi validi, anche perché rilasciati a lottizzazione scaduta; inoltre il cambio di destinazione d’uso e la contestuale autorizzazione per lo svolgimento di attività di ristorazione non potevano ritersi legittimi, perché non consentiti dalla normativa vigente e fondati su documentazione non veritiera. La Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere avviava, pertanto, una serie di accertamenti tramite sequestro di documentazione, acquisizione di atti, escussione di persone informate sui fatti e nomina di consulenti tecnici per verificare o meno la fondatezza di quanto denunciato; tuttavia, all’esito di tale complessa indagine chiedeva l’archiviazione del procedimento penale ritenendo infondate tutte le ipotesi accusatorie. Contro la decisione del Pubblico Ministero, la denunciante presentava opposizione alle richiesta di archiviazione ritenendo non condivisibili le argomentazione formulate dalla Procura; pertanto, Il Giudice delle Indagini Preliminari fissava l’udienza per verificare se, effettivamente, il procedimento dovesse essere archiviato ovvero se sottoporre gli indagati ad un processo penale per i reati sopra indicati. Tuttavia, all’esito dell’udienza di ieri, il GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, accogliendo le richieste dei difensori degli indagati, gli avvocati Vincenzo Cortellessa, Carlo De Stavola e Paolo Cantelmo ha ritenuto di prosciogliere tutti gli indagati da tutte le imputazioni, disponendo l’archiviazione totale del procedimento; secondo il Giudice, infatti, le complesse attività di indagini svolte dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere hanno dimostrato l’insussistenza di tutte le illegittimità prospettate dalla denunciante e poste a fondamento delle contestazioni mosse agli indagati.

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