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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Giovane mamma uccisa, duro scontro in aula tra il legale dell’imputato e il consulente della parte civile

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Processo per l’omicidio di Katia Tondi, la giovane mamma uccisa nel luglio 2013 nel suo appartamento di San Tammaro. Imputato il marito, Emilio Lavoretano di Santa Maria Capua Vetere. Oggi è stato ascoltato in aula il consulente della parte civile Denti che ha effettuato la sua ricostruzione, presentando anche un video tridimensionale che rappresentava l’omicidio di Katia. Secondo la sua versione la giovane mamma ed Emilio avrebbero litigato ed il marito l’avrebbe uccisa, strangolandola con un porta-badge. Poi il consulente ha affermato di aver pedinato Emilio Lavoretano dopo aver ottenuto l’incarico dalla famiglia della moglie e di aver visto il marito con al collo proprio il porta-badge col quale avrebbe commesso l’omicidio.  Immediata la reazione dell’avvocato difensore di Lavoretano, Natalina Mastellone che ha dichiarato: “Se avesse visto Emilio Lavoretano con in mano l’oggetto che lei ritiene essere stato usato per commettere l’omicidio, le foto da lei scattate seppure non perfettamente nitide sarebbero state le prime a dover comparire su questo schermo ed invece non saranno nemmeno le ultime”. E’ stato poi ascoltato l’amministratore del condominio Laurus di San Tammaro.

 

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