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TEANO – Diocesi, il vescovo Cirulli incontra i giovani: anche attraverso i social

TEANO (di Nicolina Moretta) – Mentre il Sinodo dei vescovi per i giovani volge al termine, Il Vescovo Giacomo Cirulli incontra i giovani della Diocesi di Teano – Calvi, e questi sono accorsi numerosi per la serata: ‘Pregare per il Sinodo’. Nella Cattedrale quasi in penombra dal leggio parla una ragazza che si rivolge al Vescovo:” Noi giovani questa sera ci incontriamo nella nostra Cattedrale per testimoniare che ci siamo. Eccoci! Numerosi abbiamo accolto il suo invito.” Poi, il canto:”Vieni Spirito, scendi su di noi…” Dopo il canto dei ragazzi avanzano dal fondo della Cattedrale verso l’altare portando tra le mani dei ceri, che fendono la semioscurità, e li posano sui gradini dell’altare, dove si trova il Vescovo. Il Vescovo Cirulli ringrazia i giovani di essere accorsi così numerosi e spiga un brano dal Vangelo di Giovanni ed emerge una domanda:”Che cercate?” Ieri come oggi, la domanda è la stessa oppure:” Chi cercate?” La domanda è la stessa che il Vescovo rivolge ai fedeli e qualcuno tra i presenti risponde:”Gesù.” E il Vescovo continua:”Cerchiamo chi ci dà pienezza di vita, un progetto di vita che è il migliore: stare con Lui sempre, è un progetto di comunione. Ed è sulle domande che continua la serata. I giovani parlano direttamente con il Vescovo e pongono domande. Uno ragazzo:”La chiesa rischia di aprire le porte e di rimanere inascoltata?” E il Vescovo risponde:”Bisogna ascoltare e partire dalla Parola. Ma dobbiamo porci anche noi il proposito di come ascoltarvi. Sapete noi non ci dobbiamo sostituire a Gesù, ma aiutarvi a fare questo incontro con Lui.” Una ragazza:”La chiesa e i giovani parlano due linguaggi differenti che rischiano di non capirsi.” E il Vescovo:”Bé, io direi che lo sforzo per capirci dev’essere reciproco, noi con voi, ma anche voi nel capire chi non è nato digitale. Ma io ho fiducia, sono più di duemila anni che Gesù parla e viene accolto” Dopodiché inizia proprio lui a metterci tutto l’impegno, e per sollecitare altre domande, invita i ragazzi a inviare le domande sul numero di un telefonino. Intanto, Cosmin, che arriva dalla Romania,  chiede:”A volte i nostri sogni di giovani vengono rubati, derisi o abbattuti. Come fare?” Il Vescovo Cirulli risponde con amabile schiettezza:” Cosa fare? E’ questa una risposta aperta. Sì, la chiesa deve aiutare i giovani, deve favorire i sogni, affinché diventino realtà. Nel nostro territorio , come facciamo ad aiutare? Si potrebbe partire dai sogni dei giovani, per iniziare a organizzarci.” Infine giungono le domande mandate via telefonino. Così il Vescovo ha dimostrato di saper percorrere la via nuova del linguaggio dei giovani e la prima domanda lo riguarda davvero molto da vicino:”Vorrei diventare un buon prete, cosa devo fate?” “Prega” è la risposta del Vescovo. E un’altra domanda ancora:”Come ha fatto lei a rimanere fedele nell’età giovanile?” E il Vescovo con tutta la simpatia che riesce a spigionare:”Chi ti ha detto che l’ho fatto?!” E conclude:”Io fino a ventisei anni, prima di entrare in seminario, sono stato giovane come voi.”

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