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TEANO – Comunali, Scoglio Jr con Ruggiero

TEANO. Il figlio dell’attuale leader di minoranza, Emiddio Scoglio, sarebbe pronto a candidarsi nella lista dell’avvocato Bruno Ruggiero, attuale consigliere di maggioranza e quindi espressione della continuità dell’attuale governo locale. In questa direzione vanno una serie di indiscrezioni raccolte in paese.
Bruno Ruggiero, attuale consigliere di maggioranza (seppur con qualche distinguo) saràil candidato sindaco del Partito Democratico.
Ora c’è anche l’ufficilità giunta dopo  l’ultima riunione nella locale sezione.  Ruggiero,  per i suoi trascorsi nella politica locale, per l’aver ricoperto con competenza e autorità il ruolo di presidente del Consiglio, è una figura che il partito difficilmente potrebbe sacrificare  sul piatto di una eventuale contrattazione. Alla riunione che avrebbe indicato Ruggiero quale futuro candidato del Partito Democratico non avrebbero preso parte alcuni componenti dell’attuale maggioranza consiliare, tra tutti Rosaria Pentella e Francesco Magellano. Cosa accadrà ora? Come si muoverà Ruggiero? Come gestirà i suoi rapporti con il Sindaco uscente con il quale non ci è sembrato sempre in sintonia? Che ne sarà degli altri componenti la maggioranza non aderenti al PD? Ruggiero seguirà le indicazioni di Landolfi che parla di rinnovamento  o sarà costretto a dare spazio ad alcuni compagni che ne hanno condiviso le vicende amministrative in questi ultimi dieci anni? Ruggiero infatti è in Consiglio Comunale da dieci anni, ha vissuto due amministrazioni rette da Picierno, anche se ultimamente con qualche accenno critico ma mai decisivo. Questo può rappresentare un elemento positivo ai fini della conoscenza del meccanismo amministrativo comunale ma anche un handicap perché, i cittadini scontenti della gestione della cosa pubblica proprio di questi ultimi dieci anni, potrebbero vedere in lui la continuità di un modo di amministrare che oggi non trova molti consensi. Indubbiamente questa decisione costringerà le diverse operazioni in corso in altri partiti o potenziali coalizioni ad affrettare i tempi della definizione delle liste  perché, sette mesi sembrano molti ma, a pensarci bene sono pochini  per la coincidenza delle  elezioni nazionali che richiederanno anche se in minima parte un impegno operativo di molti candidati alle comunali.

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