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MARZANO APPIO / PRESENZANO – “Arte e creatività”, concluso il Pon finalizzato all’inclusione sociale

MARZANO APPIO / PRESENZANO – Ieri, 19 luglio, si è concluso presso la Scuola Primaria di Marzano Appio il PON (Programma Operativo Nazionale) finalizzato all’inclusione sociale ed alla lotta al disagio, un progetto per le
Scuole Sempre Aperte finanziato dall’UE ed  avviati dalla Dott.ssa Monica Sassi, dirigente presso IC Statale Mignano M.L – Marzano. Il PON di cui parliamo nello specifico è quello dedicato all’Arte e alla Creatività. Un modulo didattico di 30 ore che ha visto protagonisti gli allievi delle classi prime e seconde delle scuole non solo di Marzano ma anche di Presenzano.Un programma didattico del tutto sperimentale, di cui il focus è risultato l’utilizzo di associazioni dal sapore sinestetico, cioè che prevede associazioni di vari ambiti sensoriali, a partire dai colori e dalle teorie principali degli autori storicamente più conosciuti nell’ambito: da Newton a Goethe a Itten. Le premesse necessarie alla comprensione delle strategie pedagogiche messe in atto sono molteplici, ma in primis elenchiamo una delle questioni più urgenti della contemporaneità, messe in risalto dalle parole dell’esperto esterno Dott.ssa Antignani Mariateresa che ha condotto il laboratorio:“Il conformismo, il pregiudizio, il limite imposto (più spesso auto-imposto). L’arte, e più nello specifico, gli strumenti che l’arte fa propri, possono essere in grado di scardinare e smussare gli angoli di una chiusura dell’individuo.  L’opinione per cui “il contatto riduce il pregiudizio” è smentita dai fatti e dalle esperienze (oltre che da pioneristici studi di carattere psico-sociale), potremmo affermare altresì che non si tratta di contatto, bensì di empatia, e che sia proprio quest’ultima a svolgere un ruolo preponderante nelle dinamiche pregiudiziali, e più in generale, relazionali. Motivo per cui ci si sofferma in questi moduli sulla possibilità di esercitare delle capacità associative tra vari stimoli, visivi, sonori, sentimentali… in una parola estetici. La stimolazione di un pensiero divergente e finalmente empatico risulta dunque di fondamentale importanza per una pedagogia che voglia agire nel sociale in una direzione di apertura e crescita, e l’arte, che potremmo definire come una metodologia della narrazione, è senza dubbio lo strumento più adeguato a questo scopo, in quanto veicolo di immaginazione, creatività, flessibilità di pensiero ed indipendenza intellettuale.” Di fatto, il carattere squisitamente laboratoriale di queste lezioni, ha facilitato la messa in discussione di sè degli allievi, ed un’apertura nei confronti di stimoli nuovi. Le associazioni stimolate ed analizzate sono state quelle tra colore e suono, colore e movimento, colore e sentimento… I risultati di questa sperimentazione sono visibili nell’atrio stesso della scuola che ospita una vera e propria mostra delle opere prodotte, allestita dagli allievi. Credo sia fondamentale sottolineare la valorizzazione che in tal modo si è data alle opere. È vitale per questi bambini comprendere che la loro immaginazione è in grado di mutare esteticamente il mondo che li circonda, e che hanno le potenzialità per migliorare il luogo in cui vivono: questo discorso è centrale per piccole comunità del Mezzogiorno come Presenzano e Marzano, comunità che hanno bisogno di riscoprire se stesse e le loro stesse potenzialità.

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