PRATELLA / VENAFRO – Uccide il padre della sua collega per vendetta, “guerra” procedurale davanti al giudice

Pratella / Venafro – E’ stata una udienza preliminare molto aspra quella vissuta oggi davanti al giudice dell’udienza preliminare a carico dell’infermiera accusata di aver ucciso un paziente, padre di una sua collega, per vendetta. Il difensore dell’imputata – l’avvocato Moscardino – ha sollevato una serie di eccezioni contestate dal difensore della famiglia della vittima – l’avvocato Ernesto De Angelis – che ha chiesto ed ottenuto dal giudice la bocciatura delle obiezioni sollevate. Alla fine la difesa dell’imputata ha ottenuta un breve rinvio per valutare l’ipotesi di aderire ad un processo abbreviato. Si tornerà in aula fra pochi giorni. La donna – Anna Minchella – si trova in carcere da molti mesi. Lei continua ad urlare la propria innocenza respingendo ogni accusa. Tre comunità scosse, tre interi paesi increduli davanti alle pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Isernia ha lanciato sulle spalle di Anna Minchella, infermiera dell’ospedale di Venafro. Avrebbe ucciso – utilizzando dell’acido – un paziente di Pratella, padre di una sua collega di corsia. Lo avrebbe fatto per “punire” l’altra infermiera “colpevole” di non essere stata trasferita all’ospedale di Isernia. Presenzano è il paese natale di Anna Minchella. Dopo il matrimonio si trasferisce a Ciorlano, paese del marito. Alcuni anni fa, poi, la coppia comprò casa a Venafro e si trasferisce nel vicino Molise. Per esigenze familiari, tuttavia, Minchella e la sua famiglia ritornano a vivere a Ciorlano. La comunità di Ciorlano è incredula: tutti dipingono la famiglia Minchella come una famiglia normale, dedita al lavoro, serena. A Pratella chiedono giustizia i familiari Celestino Valentino, 76enne di Pratella, ucciso con acido cloridrico. Tutto potrebbe essere legato al trasferimento del personale ad altro ospedale.