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Sessa Aurunca – Presentazione del restauro chiesa dell’Annunziata, un ritorno all’antico splendore

Sessa Aurunca (di Armando Cappelli) – E’ stato completato il restauro della chiesa dell’Annunziata finanziato dai fondi dell’8 x mille alla Chiesa Cattolica, un lungo percorso che, per utilizzare le parole del Vescovo, aveva come punti fermi la competenza, il rispetto delle regole e la passione. La presentazione è stata moderata da don Roberto Guttoriello, ad intervenire S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca, Silvio Sasso, sindaco della città, l’arch. Salvatore Buonomono e la dott.ssa Paola Coniglio, rispettivamente sovraintendente e funzionario SABAP, l’arch. Antonio Maio, direttore dei lavori. Presenti tra il pubblico anche gli assessori Tommasina Casale e Ugo Verrillo, l’ex assessore Italo Calenzo ed il direttore sanitario dott. Giovanni Lettieri.

Gli istituti dell’Annunziata sono opere nate nel 1300 ad opera del Regno di Napoli, quella di Sessa risale al 1400/1480 ma è stata ricostruita intorno al 1700 a seguito di eventi sismici. La peculiarità di questi edifici era il racchiudere in sé anche ospedali, orfanotrofi, conservatori, infine erano decentrate rispetto al centro urbano. L’Annunziata di Sessa si trova a ridosso di quella che era la seconda cinta muraria, in una zona che segnava il confine con i campi, la sua presenza creò in quella zona un centro di sviluppo insediativo e commerciale, infatti a pochi metri fu costruita piazza mercato. Non a caso, il sindaco nel suo discorso l’ha identificata come fulcro di sviluppo della parte nord della città. Al suo interno si conserva ancora il pavimento maiolicato originale che a sua volta è stato posato su una parte di pavimento di una chiesa di epoca precedente oltre ad affreschi ed altre opere artistiche. La facciata è stata dipinta nella colorazione originale, cioè bianco, giallo e pesca, colori ritrovati grazie a scansioni che hanno individuato il primo strato di pittura applicato sull’intonaco. A chiudere l’incontro è stato il Vescovo Piazza che ha fortemente voluto questo ed altri il restauri, per lasciare alla comunità e alle generazioni future queste perle del territorio.

 

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