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Cellole – Amministrative, comizio al sapor di veleno della lista “Cellole si Rinnova”. I Candidati rispondono agli attacchi della squadra di Compasso

Cellole (di Armando Cappelli) – Cellole si Rinnova sale sul palco e lancia strali agli avversari. Un comizio al sapor di veleno quello che si è tenuto ieri sera in piazza Nassyria dalla lista “Cellole si Rinnova” del candidato sindaco Francesco Lauretano. Un comizio dove i candidati  hanno risposto punto per punto agli attacchi che venerdì sera gli sono stati rivolti dagli avversari della lista “Cellole libera” della candidata sindaco Cristina Compasso. Tra i più duri Luigi Verrengia (detto Pagotto) che ha evidenziato la quotidianità di una stretta di mano o un di caffè che per gli avversari diventa un evento. Veronica Felaco ha iniziato l’intervento  gridando: “sono una cittadina libera. Mi chiedo Cellole da quale catene deve essere liberata”. La Felaco ha fatto anche un riferimento alla condizione femminile strumentalizzata dalla Compasso: “hanno fatto una campagna elettorale sul ruolo della donna dicendo che la donna  è patrimonio dell’umanità, una campagna elettorale di un qualunquismo degli anni settanta. Le donne non sono un oggetto ma dei cittadini che hanno dei diritti e dei doveri. Non è raro vedere donne che occupano posti importanti  a livello locale nazionale ed anche mondiale”. Dura anche Rossella Cappabianca che ha voluto rispondere in particolare al candidato consigliere della lista avversaria Umberto Sarno ma stoccate le ha lanciate anche all’ex assessore Antonietta Marchigiano anch’essa nella squadra di Compasso. Ma l’intervento più applaudito è più duro è stato quello di Armando Calenzo, consigliere uscente. Quest’ultimo ha sferrato duri attacchi a chi parla di ingerenze sessane nella lista di Lauretano ed ha ricordato che Compasso ha in lista la compagna di Alberto Verrengia, candidato sindaco alle scorse elezioni comunali  di Sessa, senza risparmiare il ruolo per nulla super parte  di Generazione Aurunca. Ha poi elencato gli sponsor politici che sostengono la Compasso (Grimaldi, Bosco, Patriciello) rispondendo a chi accusava la loro lista  di essere sostenuta da big politici. Ma Calenzo ha anche elencato una sfilza di assunzioni di  parenti degli avversari facendo nomi e cognomi. La chiusura è stata affidata al candidato sindaco che prima ha elencato una serie di iniziative che intende mettere in campo con la sua amministrazione ed in seguito anch’esso ha voluto rispondere agli attacchi subiti nella stessa piazza due giorni prima. Gli attacchi più duri sono stati ai suoi ex compagni di viaggio ora schierati con la Compasso. Non poteva mancare un pensiero al compianto sindaco Angelo Barretta di cui è stato suo vice fino alla prematura scomparsa: “ci ho messo sempre la faccia anche quando ho consentito a qualcuno di fare il sindaco a Cellole ed il consigliere provinciale mentre Gianni Di Meo non ha avuto nemmeno il coraggio di venirlo a votare a Caserta. E rifarei tutto altre mille volte”. 

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