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I VOLONTARI DELLA SEZIONE NAZIONALE TERRITORIALE MATESE-ALEXIS E DEL GRUPPO MACCHIA D’ISERNIA HANNO PARTECIPATO AL CONVEGNO DELL’ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI (AMCI)

Castelpetroso (di Laura Sarni) – Con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano e dell’ISDE-Ordine dei Medici di Campobasso e Isernia si è svolto il 22 aprile 2017 nell’auditorium del Santuario dell’Addolorata in Castelpetroso un convegno sul tema: INQUINANTI SOCIALI ED AMBIENTALI “Trasmettiamo ai nostri figli un mondo meno inquinato”.

Il prof. Giovanni Sparano, Presidente dell’AMCI Molise, ha dato il via ai lavori con i ringraziamenti di rito e con un immediato richiamo all’art 5 del codice di deontologia medica che raccomanda al medico di considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamento della salute dei cittadini. Nel ruolo di moderatore il prof. Fernando Galluppi, docente di Bioetica all’Università di Chieti. I lavori del convegno sono partiti da una giusta analisi dell’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco che ha scosso il mondo con una dissertazione sui temi dell’ecologia e dell’inquinamento ambientale. Il Pontefice chiama la terra “casa comune”, un “giardino” da coltivare e custodire per le generazioni che verranno, non soggiogato all’uomo ma curato dallo stesso. Di spessore la disquisizione del prof. Filippo Maria Boscia, Presidente Nazionale AMCI, ginecologo, andrologo, direttore del Dipartimento materno-infantile e fisiopatologia della riproduzione umana dell’Università di Bari. Il suo intervento ha calamitato l’attenzione dell’intero auditorium composto da medici, esperti del settore e da numerose scolaresche di ragazzi frequentanti l’ultimo anno delle scuole superiori. E’ soprattutto a loro che ha rivolto il suo discorso incentrato sulle manipolazioni embrionali

Don Michele Tartaglia, assistente spirituale AMCI e parroco della Cattedrale di Campobasso ha approfondito i temi dell’enciclica papale riportando l’attenzione su quei semplici comandamenti moderni che il Papa Verde, come è stato soprannominato Bergoglio, ha dato a tutti noi. Semplici regole di vita che condannano la cosiddetta cultura dello spreco e dello scarto alimentare dove lo sperpero regna sovrano; dove vengono acquistati cibi in quantità superiori alle necessità effettive che poi finiscono immancabilmente nella spazzatura. Regole per l’uso consapevole dell’acqua, bene primario e già motivo di sofferenza e morte in molti paesi. Uso meno indiscriminato della plastica e dell’usa e getta, causa di inquinamento ambientale.

Il Presidente ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) dott. Gennaro Barone ha voluto sottolineare proprio la diffusione di malattie in costante aumento per colpa dell’inquinamento riportando dati ufficiali dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Presente al convegno S.E.Rev. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Campobasso –Bojano che ha chiuso i lavori con un riepilogo sui temi trattati e ribadendo i concetti dell’enciclica papale così attenta e funzionale al giusto rispetto verso la natura e verso il giusto ruolo dell’uomo, considerato parte di essa e non egoista fruitore. Dunque trasmettiamo ai figli un mondo migliore, forse stiamo mancando in questo compito e forse saranno proprio loro a migliorare ciò che noi stiamo rovinando.

Dopo le conclusioni di S.E.Mons.Bregantini, il Capo Sezione CISOM Matese-Alexis ha brevemente illustrato la storia del Corpo e le sue molteplici funzioni operative, soffermandosi prevalentemente sull’aspetto sanitario perseguito dall’Ordine di Malta e dal Corpo Italiano di Soccorso. In dettaglio ha esposto il piano di prevenzione sanitaria posto in essere con l’ausilio dell’Ambulatorio Mobile, suscitando plauso e consensi unanimi tanto da raccogliere la disponibilità di vari medici che si sono dichiarati entusiasti di una futura partecipazione come volontari.

Tra le autorità ecclesiastiche intervenute ricordiamo S.E.Rev. Mons. Domenico Scotti, Vescovo della Diocesi di Trivento. Queste, insieme ai relatori, ai medici, agli studenti e ai cittadini intervenuti al convegno hanno visitato l’ambulatorio mobile scoprendone le potenzialità. I volontari hanno distribuito brochures redatte dalla Direzione Nazionale CISOM in cui sono tratteggiati cenni storici, organigramma, funzioni e impegni del Corpo.

Parole di stima incondizionata nei confronti dell’operato millenario dell’Ordine e della costante opera volontaria del Corpo sono state espresse dal prof. Filippo Maria Boscia, il quale ha raccontato interessanti aneddoti circa la sua collaborazione con l’Ordine in Europa, in Centro America e soprattutto in Messico.

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