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PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano, allarme bomba poi tutto rientra. E se fosse un “chiaro” segnale?

PIEDIMONTE MATESE. Presso il centralino della sede locale del “Consorzio di Bonifica Sannio-Alifano”, giungeva una telefonata anonima che, con voce maschile, segnalava la presenza di una bomba che sarebbe esplosa dopo un’ora all’interno del citato consorzio. Il sopralluogo, tempestivamente eseguito dai Carabinieri della Stazione di Piedimonte Matese e da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, ha dato esito negativo e la zona segnalata è stata subito messa in sicurezza. A seguito dell’ispezione dei militari dell’Ama le attività di quegli uffici sono riprese regolarmente. Le indagini proseguono al fine identificare l’autore del procurato allarme.

La strana coincidenza

<<Potrebbe conoscersi domani mattina, il vincitore della gara per il rifacimento e il completamento delle rete irrigua nella piana di Presenzano. Un piatto ricco, anzi appetibilissimo, che nessuno sembra perdere. Intanto, secondo numerose indiscrezioni sarebbero rimaste in garfa poco più di dieci ditte che avrebbero superato l’esame tecnico, ora dovranno essere valutate le offerte economiche.
Ma la vicenda alimenta polemiche per la scarsa trasparenza che si concretizza in una specie di censura sul sito istituzionale dell’ente dove l’albo  non è consultabile. Si tratta, sostengono in tanti, di una rivoluzione – al contrario – al Sannio Alifano.  Mentre tutti gli altri enti aderiscono alle nuove norme sulla trasparenza, mettendo online gli atti, l’ente di bonfica impone la censura. Almeno questo sembra essere accaduto da qualche giorno, infatti, sfogliando l’albo pretorio online dell’ente guidato dal presidente Pietro Cappella, si scopre che non è più possibile visionare completamente gli atti pubblicati. Per tutti, indistintamente, si può solo leggere l’intestazione, tutto il resto è “top secret”.  Tutto sarebbe successo – assicurano i soliti maligni – perchè ci sarebbero stati troppi  “ficcanaso” che avrebbero irritato i vertici dell’ente, sbirciando negli atti. Intanto, proseguo l’inchiesta delle fiamme gialle che sta indagando in merito agli incarichi professionali. Poco tempo fa ci fu il blitz delle fiamme gialle di Caserta al Consorzio di Bonifica Sannio Alifano.  Gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza ha fatto visita all’ente consortile nei giorni scorsi.  Diverse ore di lavoro per acquisire una serie di documenti reliativi ai tanti incarichi professionali che i vertici del Sannio Alifano avrebbero concesso negli anni scorsi.  Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto con troppa frequenza sarebbero stati conferiti incarichi professionali ad “amici e parenti” di funzionari o dirigenti.  La guardia di finanza, con la propria indagine dovrà chiarire se si tratta di semplice omonimia oppure d’altro. I  finanzieri starebbero indangando  sugli ultimi sette anni di gestione, esattamente dall’anno 2005 fino a maggio del 2011, data di insediamento dell’attuale governo dell’ente consortile guidato dal presidente Pietro Cappella. La denuncia. Sarebbe stata un dettagliato esposto a scatenare l’azione degli investigatori che intendono quindi fare chairezza sull’intera questione e sulla gestione dell’ente di Bonifica che sembra aver speso, davvero, con troppa facilità.  Nei prossimi giorni potrebbero esserci già sviluppi>>.

L’allarme di oggi fa suscitare qualche dubbio proprio in virtù di questa gara così importante dal punto di vista economico.

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