RIARDO – La Prefettura ha nominato il commissario: Immacolata Fedele

RIARDO – “In data odierna, il Prefetto di Caserta, dottoressa Carmela Pagano, ha formulato al Ministero dell’Interno proposta di scioglimento del Consiglio Comunale di Riardo, a seguito delle dimissioni rassegnate nella giornata del 12 novembre da sette consiglieri comunali, disponendo nel contempo la sospensione del Civico Consesso con la contestuale nomina del Commissario Prefettizio nella persona della dotteressa Immacolata Fedele, Viceprefetto”. Questa la nota con cui la Prefettura di Caserta ha annunciato il nome del commissario che gestirà la cosa pubblica a Riardo fino alla prossima primavera quando si voterà per il rinnovo del comsiglio comunale.

Bocciatura per Palumbo e De Nuccio

La caduta del governo riardese se da un lato rappresenta la conlcusione amara dell’amministrazione guidata dal sindaco Angelo Izzo, dall’altro canto rappresenta una pensantissima sconfitta per coloro che si sono proposti come il “rinnovamento” della politica riardese.
Ermanno Palumbo e Nicola De Nuccio escono fortemente ridimensionati dagli ultimi avvenimenti politici. Seppur con sfumature diverse Palumbo e De Nuccio dovranno riflettere e meditare sulle loro azioni politiche, prima di avvicinarsi alla prossima campagna elettorale. Le dimissioni di quattro consiglieri di maggioranza sanciscono un dato certo: nessuno sposa la causa di Nicola De Nuccio e lo bocciano sonoramente come candidato a sindaco, in rappresentanza dell’attuale ex maggioranza di governo. La morte del governo riardese nasce proprio dalla pretesa di De Nuccio di cacciare dalla giunta municipale riardese, Vittoria Caiazza.
Palumbo con “niente in mano”. L’altra figura che esce ridimensionata da questa vicenda è lo “stratega” Ermanno Palumbo, il maggiore sostenitore di De Nuccio sindaco. Palumbo – battezzato in paese “ho tutto in mano io” –  aveva scommesso molto sulla riuscita dell’operazione senza però pensare alle conseguenze delle scelte. Ora appare chiaro che le scelte fatte da Palumbo sono state bocciate sonoramente dal resto della maggioranza e, forse, anche da una parte della popolazione. Palumbo, nell’attuare la sua strategia – nella quale è rimasto stritolato anche il sindaco Izzo – ha praticamente fatto il vuoto intorno a se, muovendosi in maniera disarmonica con il resto del gruppo di governo locale.